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Covid: l'Ispettorato nazionale del lavoro sospende le sanzioni ai medici del policlinico di Bari

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Sono state sospese le multe ad alcuni medici del Politecnico di Bari sanzionati per aver lavorato troppo nel periodo della pandemia Covid. La ministra del Lavoro, Elvira Calderone, ha avuto un colloquio sulla vicenda con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E proprio al capo dello Stato il dottor Vito Procacci, direttore del Pronto Soccorso del Policlinico di Bari, si era rivolto per esprimere "l'amarezza, la delusione e lo sgomento per il trattamento ricevuto da uno Stato che amo ma nel quale oggi faccio fatica a riconoscermi", dopo aver ricevuto una multa da 27.100 euro da parte dell'Ispettorato del lavoro per aver fatto troppi straordinari durante l'emergenza pandemica. A Mattarella Calderone ha assicurato di aver preso in mano la situazione, convocando martedì al ministero presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri, Filippo Anelli.

Nel frattempo l'Ispettorato Nazionale del Lavoro - che si era mosso a seguito delle segnalazioni effettuate da un'associazione sindacale autonoma per lamentare i mancati riposi e il superamento degli orari massimi di lavoro del personale medico nel corso del 2021 - ha sospeso il procedimento e, in una nota, ha annunciato che "procederà, nei prossimi giorni, ad ulteriori approfondimenti per valutare l'annullamento delle sanzioni comminate".

"Insieme al sottosegretario Gemmato siamo pronti ad offrire tutto il nostro supporto per trovare le soluzioni più idonee perché queste norme vengano rapidamente corrette e le sanzioni annullate e si ponga fine a questa paradossale vicenda", ha assicurato il ministro della Salute Orazio Schillaci, mentre il presidente Fnomceo ha accolto la frenata sulle sanzioni come "segno di attenzione nei confronti dei professionisti, e di giusta valutazione del loro impegno quotidiano e dell'abnegazione dimostrata durante la pandemia".

Da Facebook il diretto interessato, Procacci, ringrazia chi si è mobilitato, Calderone e Mattarella, ma chiede di accendere i riflettori "sulla condizione di grande difficoltà nella quale versa la Medicina di Emergenza-Urgenza" che sconta "pesantemente il peso di carichi assistenziali insostenibili con organici ridotti allo stremo e, vedono il proprio ruolo non valorizzato e, a volte, offeso".

Anche la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso) accoglie con favore la decisione dell’Ispettorato del Lavoro. "Ancora oggi e non solo nel periodo di piena emergenza pandemica - ha sottolineato in una nota - le Aziende sanitarie e ospedaliere italiane devono fare i conti con una carenza di personale che investe soprattutto il settore dell’emergenza-urgenza e con la pressione delle liste d’attesa, che mettono quotidianamente a rischio la tenuta del sistema . Per questo chiediamo di essere ricevuti dal ministro della salute Orazio Schillaci, che si è sempre dimostrato particolarmente sensibile al tema, per rappresentare che è indispensabile e urgente intervenire sulle modalità di utilizzo dei fondi che saranno disponibili grazie alla legge di bilancio per l’abbattimento delle liste d’attesa, in assenza dei quali lo sforzo di reperimento delle risorse sarà vanificato".


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