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Covid/ Vaia, virus è presente ma non sfonda e continuiamo a monitorare. Nell'ultima settimana + 13,8% contagi e +6,2% decessi ma ospedali "leggeri"

di Radiocor Plus

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«Il Covid è presente ma non sfonda. I dati di questa settimana confermano il trend, già registrato negli ultimi tempi, di un lieve incremento che, però non incide sugli ospedali. La riapertura delle scuole, a oggi, non sembra aver inciso più di tanto sull'andamento epidemiologico. Continuiamo, come ministero della Salute, a tenere alta la guardia attraverso un sistema serrato di monitoraggio, pronti come sempre a intervenire in qualsiasi momento fosse davvero necessario, con le misure più appropriate». Così il direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute, Francesco Vaia. Nella settimana 28 settembre-4 ottobre secondo il ministero della Salute si registrano 44.139 nuovi casi positivi con una variazione di +13,8% rispetto alla settimana precedente (38.775 casi); 137 deceduti con una variazione di +6,2% rispetto ai 129 della settimana precedente; 270.748 tamponi con una variazione di +7,8% rispetto alla settimana prima (251.160); tasso di positività di 16,3% con una variazione di +0,9% rispetto alla settimana precedente (15,4%); tasso di occupazione in area medica è al 5,0% (3.136 ricoverati), rispetto a 4,4% del 27 settembre. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 1,1% (94 ricoverati), rispetto allo 0,9% sempre del 27 settembre.
Il dettaglio di sintesi. Al 4 ottobre l'occupazione degli ospedali per Covid-19 in area medica "resta limitata", pari al 5% anche se in lieve aumento rispetto al 4,4% della settimana precedente. Mentre resta sostanzialmente stabile l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva, pari a 1,1% (0,9% nella rilevazione precedente). I tassi di ospedalizzazione e mortalità aumentano con l'età, con valori più alti nella fascia dai 90 anni in su, così come il tasso di ricovero in terapia intensiva. È quanto si legge nel monitoraggio sul Covid-19 condotto settimanalmente da ministero della Salute e Istituto superiore di sanità. L'indice di trasmissione Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero al 26 settembre era pari a 0,96 (range 0,91-0.95), stabile rispetto alla settimana precedente e sotto soglia epidemica. L'incidenza settimanale è "in lieve aumento nella maggior parte delle Regioni con valori non superiori a 101 casi per 100mila abitanti", con il valore più alto registrato in Veneto (101x100mila) e il più basso in Sicilia (8x100mila). La fascia d'età con il più alto tasso di incidenza è quella tra 80 e 89 anni. L'età mediana alla diagnosi è di 56 anni, stabile rispetto ai monitoraggi precedenti. La percentuale di reinfezioni è stabile al 43 per cento.


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