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Schillaci: convocata a luglio la nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina

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24 Esclusivo per Sanità24

La nuova Commissione nazionale per la formazione continua in medicina (Ecm) "sarà convocata nei primi giorni di luglio". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenuto a Roma all'incontro 'Prospettive e sfide dell'Ecm', organizzato da Cogeaps (Consorzio gestione anagrafica delle professioni sanitarie) e Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali). "Ho rivisto la Commissione nazionale per la formazione continua - ha spiegato Schillaci -. La convocheremo nei primi giorni di luglio e dovrà focalizzare l'attenzione sulla qualità degli eventi formativi per migliorare le competenze e le abilità cliniche, tecniche e manageriali degli operatori sanitari, con l'obiettivo di assicurare efficacia, appropriatezza, sicurezza ed efficienza all'assistenza prestata dal Servizio sanitario nazionale".

Per Schillaci, "l'assolvimento dell'obbligo di acquisizione triennale dei crediti formativi non deve essere un mero adempimento formale, ma va inteso come metodo per migliorare realmente la propria professione. La formazione dovrà supportare la crescita della capacità multidisciplinare necessaria per le sfide sanitarie complesse a livello nazionale e internazionale".

"In questi primi mesi abbiamo adottato provvedimenti in materia di formazione continua per i medici e gli operatori sanitari - h sottolineato il ministro della Salute -. Abbiamo esteso al 31 dicembre 2023 il termine per acquisire i crediti del triennio Ecm 2020-22 andando incontro alle esigenze dei professionisti sanitari che negli ultimi anni sono stati strenuamente impegnati a combattere in prima linea la pandemia da Covid-19 e che avranno ora la possibilità di recuperare e mettersi in regola con l’obbligo formativo, dopo il periodo difficilissimo dell’emergenza sanitaria. La norma prevede anche la possibilità di recuperare l’eventuale debito formativo dei due trienni precedenti (2014-2016 e 2017-2019)". "Con lo stesso approccio - ha aggiunto Schillaci -, siamo intervenuti con il decreto legge a sostegno dell’Emilia Romagna prevedendo che i crediti formativi per il triennio 2023-2025 si intendono già maturati, in ragione di un terzo, per tutti i professionisti sanitari che hanno continuato a svolgere la propria attività professionale nel periodo dell’emergenza derivante dalla grave alluvione".

Sempre sul tema della formazione, Schillaci ha ricordato che "il Pnrr prevede, tra gli investimenti, un corso sulle infezioni correlate all’assistenza in ambito ospedaliero per formare, entro il 2026, 293.386 professionisti sanitari dipendenti del Servizio sanitario nazionale. I fondi sono stati già ripartiti tra le Regioni e abbiamo costituito un apposito Gruppo di lavoro, insieme all’Istituto superiore di sanità e all’Agenas, che ha provveduto a definire i contenuti e le modalità di erogazione del corso".

"Inoltre - ha aggiunto Schillaci -, l’attuale triennio (2023-25) è particolarmente importante al fine di attuare le azioni previste dalla Missione 6 del Pnrr relative al potenziamento e allo sviluppo delle competenze tecniche, digitali e manageriali del personale del sistema sanitario".

I lavori del convegno sono stati aperti dal ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che ha sottolineato l’importanza della formazione continua e ha messo l’accento sulle “armonie” tra i diversi saperi.
“In totale, nello scorso triennio, sono state effettuate 162 milioni di ore equivalenti di formazione, che hanno erogato altrettanti crediti – ha rimarcato il presidente del CoGeAPS, Roberto Monaco – ora è il momento di valorizzare la formazione sul campo, nel metaverso, con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale”.
Il Convegno è stato un momento importante sia per l’approfondimento sulle regole attuali, sia per le opportunità che i singoli professionisti sanitari hanno a disposizione per diversificare il loro impegno formativo nel raggiungimento del debito richiesto dal sistema ECM.
“A venti anni di vita dell’attuale sistema ECM c’è bisogno di una riprogettazione – affermano, insieme, i rappresentanti delle Federazioni e dei Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie - che tenga conto dell’evoluzione del nostro Sistema sanitario e dei suoi principali attori, partendo proprio dalla capacità di intercettare le criticità presenti, al fine di promuovere un miglioramento del sistema. Questo cambiamento non può prescindere da una piena funzionalità della Commissione nazionale della formazione continua che auspichiamo, in tempi brevissimi, possa ritornare a svolgere il ruolo centrale nel sistema della formazione ECM”.
In questo processo di evoluzione del sistema si inserisce anche la trasformazione del CoGeAPS, che punta a renderlo più moderno e rispondente alle nuove e maggiori esigenze dei sanitari.
“L’obiettivo – concludono - è quello di garantire ai nostri professionisti una formazione che possa esaltare il livello delle loro prestazioni per fornire al cittadino le risposte di buona sanità auspicate”.


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