Dal governo
Pillola anticoncezionale gratuita: importante valore anche simbolico e nessun contrasto alla natalità
di Roberto Marci *
24 Esclusivo per Sanità24
La pillola anticoncezionale gratuita in Italia è un risultato importante per la nostra nazione ed è un provvedimento che si attendeva da un po’ di tempo. La notizia è arrivata nel giorno dedicato alla tutela della salute della donna: il Comitato prezzi e rimborsi (Cpr) dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ha approvato la decisione di rendere gratuita la pillola anticoncezionale per le donne di tutte le fasce d'età, con un costo totale per le casse dello Stato stimato in circa 140 milioni l'anno. Una decisione che colma il gap tra il nostro Paese e l’Europa in fatto di diritti sessuali riproduttivi.
Tale decisione sancisce un punto di svolta importante per la salute della donna, per la prevenzione di gravidanze indesiderate, per la pianificazione familiare. Questa norma era già attuata da qualche tempo in alcune regioni italiane, le prime sono state la Toscana e l’Emilia Romagna dal 2018, ma solo nei consultori e a determinate categorie. La pillola anticoncezionale è gratuita in alcuni paesi europei, come ad esempio la Francia, ma solo nella fascia di età fino ai 25 anni.
L’utilizzo dei metodi contraccettivi è ineguale in Europa, solo il 57% della popolazione si affida a una contraccezione moderna e ancora oggi un terzo delle gravidanze sono non intenzionali.
Importante sottolineare che nei Paesi dove la norma è già attuata diminuiscono le gravidanze indesiderate e le interruzioni di gravidanza volontarie (Ivg) e comunque la natalità aumenta a dimostrazione che tale misura non contrasta con la natalità.
È un provvedimento che porta con sé un carico emotivo e simbolico diverso da qualsiasi altra decisione su un farmaco in commercio. Basti pensare che l’Italia ha legalizzato l’uso della pillola anticoncezionale solo poco più di cinquant’anni fa, dopo lunghe battaglie civili e che questo farmaco è da sempre simbolo delle rivendicazioni femminili di autodeterminazione e di libertà.
Dal punto di vista medico, questa decisione potrebbe avere una ricaduta positiva sugli aborti volontari, come accaduto in Francia che ha visto una riduzione dalla gratuità dal 9,5% al 6%. Inoltre, tale decisione viene incontro alle giovani, che a volte non possono permettersi l’acquisto della pillola anticoncezionale e dunque ricorrono ad altri metodi, alle volte non proprio sicuri.
Sarà comunque sempre necessaria una comunicazione corretta tra la donna, la coppia e il medico per poter avere una giusta informazione e per poter programmare una gravidanza desiderata.
* Presidente della Società italiana di Riproduzione umana (Siru)
Prof. Ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’Università di Ferrara
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