Dal governo
Trapianti, nei Comuni 2 milioni di sì a donare ma resta lo zoccolo duro di un 32% di "no". Schillaci: Italia generosa con 4mila interventi l'anno ma rafforziamo la collaborazione con Anci negli uffici anagrafe
di Barbara Gobbi
24 Esclusivo per Sanità24
La Giornata nazionale della donazione di organi e tessuti, che si celebra domenica 16 aprile, vede un'Italia che "può fare di più": per questo il ministero della Salute ha organizzato con Anci una iniziativa di sensibilizzazione per potenziare l'attività degli sportelli anagrafe dei Comuni dove al momento del rinnovo della carta d'identità si può esprimere la propria volontà rispetto alla possibilità di diventare donatore.
Nel 2022 - rilevano i dati del Centro nazionale trapianti (Cnt) - nei 7.028 Comuni in cui il servizio è attivo sono stati registrati 2,8 milioni di nuove dichiarazioni di volontà alla donazione: 1,9 milioni di sì (68,2%) ma anche quasi 900mila no (31,8%), con un leggero peggioramento rispetto al 2021 quando i consensi si erano attestati al 68,9%. A esprimersi è stato il 55,5% dei cittadini che si sono recati all’anagrafe per richiedere la carta d’identità.
Cardillo: obiettivo è dimezzare le opposizioni ottenendo mille trapianti in più l'anno. Il tutto nel contesto di un Sistema nazionale trapianti che è tra i fiori all'occhiello del Ssn: «La rete dei trapianti è un'eccellenza del nostro Ssn - ha spiegato il direttore del Cnt Massimo Cardillo - che produce salute per tanti malati in attesa che molto spesso non hanno alternative di trattamento. Negli ultimi 10 anni le segnalazioni di potenziali donatori nelle rianimazioni sono cresciute dopo lo stop del 2020 e il rallentamento del 2021 dovuto alla pandemia e continuano a crescere. Nel 2022 abbiamo avuto un +4,1% e i dati di questi primi tre mesi del 2023 addirittura parlano di un ulteriore incremento rispetto all'anno passato. Quindi cresciamo anche nella capacità di identificare il potenziale donatore e di organizzare la donazione nell'ospedale, così come per donatori utilizzati: nel 2022 abbiamo raggiunto il record storico e sono nella stragrande maggioranza donatori deceduti mentre una piccola quota arriva da "vivente" per il rene e per una parte di fegato. Quest'anno abbiamo avuto anche una donazione di parte di polmone da un donatore vivente che solitamente è un familiare del malato». Solo il dato del 30% di opposizioni resta stabile con qualche oscillazioni e «dimezzare questo dato portandolo al 15% come nella capofila Spagna è il nostro target - ha affermato ancora Cardillo -: ci consentirebbe di fare mille trapianti in più l'anno ed è qui che bisogna lavorare, con l'informazione e la comunicazione, cercando di risolvere dubbi, paure, miti e false credenze. Ad esempio le opposizioni aumentano con l'età: c'è quasi la paura da parte delle persone anziane di non essere più idonee e questo è un altro mito da sfatare. Basti pensare che l'Italia ha ottenuto nel 2022 il record mondiale della donatrice più anziana, una persona deceduta a 100 anni e 10 mesi che ha donato il fegato. L'importante è dare la propria disponibilità, poi saranno i medici a valutare l'idoneità degli organi. La comunicazione è fondamentale: il 78% delle famiglie, quindi circa 4 famiglie su cinque, tra quelle che si sono opposte non avevano mai sentito parlare di donazione prima del colloquio in rianimazione mentre quasi la metà dei familiari che hanno dato il consenso avevano ricevuto informazioni corrette. Questi dati ci dicono che è sulla comunicazione che bisogna incidere. Anche per questo abbiamo previsto come forma di riconoscimento l'"indice del dono": per dare visibilità al lavoro dei Comuni e per dare la misura della generosità e incentivare a fare sempre meglio, grazie a un'informazione corretta e anche sulla scia di storie positive, capaci di coinvolgere».
Schillaci: rafforziamo la collaborazione con Anci. «Donare gli organi - ha premesso nel suo intervento il ministro Schillaci - significa donare la vita e l’Italia dimostra quotidianamente di essere una Nazione estremamente generosa: grazie alla solidarietà biologica degli italiani ogni anno è possibile realizzare quasi 4mila trapianti di organo, ma anche più di 20mila trapianti di tessuto, circa 1.000 trapianti di cellule staminali emopoietiche e midollo osseo da donatore non consanguineo, e quasi 3 milioni di trasfusioni per oltre 650mila pazienti.Si tratta di risultati particolarmente significativi raggiunti grazie all’eccellenza del nostro sistema trapianti, che è tra i primi posti in Europa per qualità degli interventi e sicurezza dei processi, ma, soprattutto, grazie alla generosità delle donne e degli uomini della nostra Nazione». Davanti alle resistenze che ancora persistono, dovute soprattutto alla mancanza di informazione, «il nostro impegno - ha affermato il ministro - va proprio nella direzione di sensibilizzare ulteriormente i cittadini perché donare, nelle sue molteplici forme, è la più alta espressione di altruismo: un atto consapevole, volontario, anonimo e gratuito». E quindi, ha annunciato, «rinnoviamo e rafforziamo la collaborazione con Anci per compiere un altro passo in avanti nella promozione della cultura della donazione di organi: oltre a incrementare la comunicazione attraverso i siti istituzionali dei Comuni, a partire dai prossimi mesi avvieremo iniziative direttamente negli uffici anagrafici. L'espressione del dono quando si va allo sportello per il rilascio o il rinnovo della carta d'identità - ha spiegato - è un momento cruciale e in quella sede rafforzeremo la comunicazione fornendo alle amministrazioni materiali informativi e garantendo supporto agli operatori nei Comuni affinché quella del cittadino sia una scelta consapevole». Ed è fondamentale che sinergie e alleanze siano estese. «Innanzitutto - ha detto - tra le diverse istituzioni, sanitarie e non, che concorrono all'organizzazione della rete di donazione e trapianto, in primis ministero e Regioni, ma anche e oggi soprattutto i Comuni, che sono i luoghi di prossimità presso i quali i cittadini vengono raggiunti dalla richiesta di diventare donatori». In questo senso «la collaborazione sempre più estesa con Anci per una "Salute in Comune" diventa decisiva e l'adesione di tanti sindaci a questa Giornata sotto lo slogan "Le Città del Sì" ne è la testimonianza». E inoltre «è strategica anche la collaborazione con le realtà scientifiche, la medicina territoriale, i medici di famiglia, le società degli specialisti, che possono aiutare le persone a cogliere quest'opportunità rispondendo alle domande e ai dubbi con autorevolezza e semplicità». Dalla Federazione nazionale degli ordini dei medici e degli odontoiatri e dalla Federazione delle società scientifiche, è arrivata in questo senso piena disponibilità in particolare a collaborare con i Comuni nei progetti di formazione.
I dati nazionali
Nel dettaglio, le percentuali di consenso maggiori sono state registrate tra le donne (71,3%, contro il 66,2% di sì espresso tra gli uomini) e tra i 35-40enni (72,6%), mentre l’opposizione alla donazione è leggermente più altra fra i giovanissimi (nel 2022 il 30,2% dei 18-25enni ha registrato un no) per poi crescere esponenzialmente oltre i 70 anni (42,4% di no tra i 70-80enni, 56,5% tra gli over 80), forse nell’errata convinzione che la donazione degli organi in età avanzata non sia possibile. A oggi complessivamente il Sistema informativo trapianti ospita 15,5 milioni di dichiarazioni registrate: 11,1 milioni di sì e 4,4 milioni di no.
La "generosità" secondo l'Indice del Dono. Trento al top
Per il secondo anno consecutivo Trento è la più generosa tra le grandi città italiane in tema di donazione di organi e tessuti, così come il piccolo borgo di Geraci Siculo si conferma in testa alla classifica dei piccoli comuni, mentre tra i centri di media dimensione a primeggiare sono la pugliese Corato e l’abruzzese Guardiagrele. Sono questi i risultati dell’ultima edizione dell’Indice del Dono, il rapporto realizzato dal Centro nazionale trapianti che analizza i numeri delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti registrate nel 2022 all'atto dell’emissione della carta d'identità elettronica nelle anagrafi dei 7.028 Comuni italiani in cui il servizio è attivo. L'Indice, pubblicato in vista della 26ma Giornata nazionale della donazione degli organi 16 aprile, esprime valori in centesimi e tiene conto di alcuni indicatori come la percentuale dei consensi, quella delle astensioni e il numero dei documenti emessi.
Grandi città: Trento fa il bis, Sassari e Livorno alle spalle.
Come nell’anno precedente, è ancora Trento in cima alla classifica della generosità tra le 44 città italiane con più di 100mila abitanti. L’indice del dono raggiunto dal capoluogo trentino è 69,76/100: nel 2022, su 11.678 cittadini che hanno rinnovato la Cie, il 65,6% ha scelto di esprimere la propria volontà sulla donazione (34,4% gli astenuti) e tra i dichiaranti il 78,6% ha detto sì. Un tasso di consenso elevato, oltre 10 punti sopra la media nazionale che si è attestata al 68,2%. Al secondo posto a pari merito Sassari e Livorno, entrambe con un indice del dono di 67,69/100: la città sarda, sesta nel 2021, ha raggiunto il 79,1% dei consensi con un’astensione al 41,1%; i livornesi che hanno detto sì sono stati invece il 77% ma con un’astensione più bassa (36,8%), il che spiega l’ex aequo.
Ai piedi del podio c’è Verona, quinta Padova, sesta Cagliari, settima Ferrara, ottava Firenze, nona Pescara (la prima delle grandi città centro-meridionali) e decima Monza. Sale Milano (16ma, nel 2021 era 20ma), stabile Torino al 29mo posto, guadagna una posizione Roma (da 32ma a 31ma), Napoli 39ma (era 42ma).
Comuni medi: primato al Centro-Sud. Vincono Corato (Ba) e Guardiagriele (Ch)
. È Corato, città di quasi 50mila abitanti in provincia di Bari, il comune più generoso d’Italia tra quelli medio-grandi (da 30 a 100mila residenti). Il centro pugliese ha raggiunto un indice del dono di 77,65/100, oltre 10 punti in più dell’anno precedente, raggiungendo un tasso di consensi dell’81,5% con un’astensione molto bassa (19,1%). Complessivamente migliorano i dati di molti comuni meridionali, nonostante l’opposizione alla donazione al Sud resti tendenzialmente più alta che nel resto d’Italia. Al secondo posto c’è Nuoro, prima un anno fa, completa il podio la sassarese Alghero, seguono tra le prime dieci Como, Belluno, Camaiore (LU), Cerveteri (RM), Pomigliano d’Arco (NA), Sesto Fiorentino (FI) e Monreale (PA). Tra i comuni medio-piccoli (5-30mila abitanti) a primeggiare quest’anno è Guardiagrele, quasi 8mila residenti in provincia di Chieti. La cittadina abruzzese, con un indice del dono di 88,76/100, ha registrato un tasso di consensi altissimo (98,6%) e un’astensione del 24,3%. Secondo posto per Primiero San Martino di Castrozza (TN), terza Leverano (LE), mentre al quarto posto c’è la palermitana Corleone dove nel 2022 nessun cittadino ha detto no alla donazione: 313 i sì raccolti su 313 dichiaranti, anche se il 42,9% ha preferito astenersi. A seguire in classifica tra le prime dieci Boscoreale (NA), Ponte nelle Alpi (BL), Oliena (NU), Arenzano (GE), Spello (PG) e Ribera (AG).
Piccoli Comuni, Geraci Siculo (PA) si conferma il più generoso
. Tra i centri con meno di 5mila abitanti, ancora una volta risulta primo Geraci Siculo, piccolo comune delle Madonie palermitane, con un indice del dono di 94,58/100, un tasso di consensi del 96,8% e un’astensione al 6,9%: in totale, su 102 Cie emesse, sono stati registrati 92 sì alla donazione, 3 no e 7 astenuti. Si tratta in assoluto del miglior risultato tra tutti i comuni italiani, frutto di una sensibilità scaturita da una vicenda avvenuta nel 2021, alla morte di una bambina geracese di 11 anni, Marta Minutella, i cui genitori avevano voluto simbolicamente firmare il consenso alla donazione degli organi anche se poi il prelievo non era stato possibile per ragioni cliniche. La commozione generata da questa tragedia ha radicato in paese una profonda cultura della donazione. Il podio dei piccoli comuni è completato da Cinte Tesino (TN) e da Cardedu (NU).
L'impegno sui social e il "canale" Aido. La Giornata nazionale vedrà anche un forte impegno sui social grazie ad Anci e ai sindaci italiani, protagonisti insieme al Cnt della campagna digitale #UnSìInComune: i primi cittadini inviteranno a dare il consenso alla donazione al momento del rinnovo della carta d'identità, ricordando anche che è possibile dire di sì subito online con la Spid attraverso l'Aido, l'Associazione italiana donatori organi. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.sceglididonare.it
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