Dal governo
Recovery Plan: telemedicina, firmato il contratto per la piattaforma nazionale da 250 milioni
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
È stato firmato, alla presenza del ministro della Salute Orazio Schillaci, il contratto tra l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) e il Raggruppamento temporaneo di impresa Engineering Ingegneria Informatica e Almaviva per l'affidamento in concessione della "Progettazione, realizzazione e gestione dei servizi abilitanti della piattaforma nazionale di telemedicina Pnrr - Missione 6 Componente 1 subinvestimento 1.2.3 Telemedicina", per un valore di 250 milioni. Lo comunica il ministero della Salute, il cui titolare Schillaci ha espresso soddisfazione per «un altro importante tassello, nell'ambito dell'attuazione del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. «La piattaforma nazionale di telemedicina - ha affermato il ministro della Salute - ci permetterà di vincere la sfida per il superamento delle diseguaglianze nell’offerta delle prestazioni e dell’assistenza tra le diverse aree territoriali. Grazie alla piattaforma i professionisti sanitari potranno disporre di nuovi strumenti validati per operare efficacemente in ogni processo individuale e multi-disciplinare e allo stesso tempo sarà anche migliorata l’accessibilità dei pazienti alle cure e alle prestazioni. Saremo quindi in grado, grazie alla telemedicina, di dare risposte tempestive e di qualità alla domanda di servizi sanitari sul territorio. Questo si tradurrà in un significativo alleggerimento della pressione sugli ospedali e sui Pronto soccorso spesso oberati da richieste inappropriate che finiscono col ripercuotersi negativamente sulla possibilità di assicurare nei tempi giusti gli interventi e le prestazioni necessarie a chi ne ha reale necessità. L’accordo sottoscritto - ha concluso Schillaci - pone l’Italia all’avanguardia rispetto alle altre nazioni europee nell’utilizzo dei fondi del Pnrr in ambito sanitario e apre una fase nuova nella prospettiva di ammodernamento e razionalizzazione del nostro Servizio sanitario nazionale».
© RIPRODUZIONE RISERVATA