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Schillaci: per Covid persi 2 mln screening tumori e oggi il 50% delle persone non va. A Casa Sanremo l'avvio della campagna #laprioritàseitu
di B. Gob.
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«La medicina del terzo millennio sta facendo passi da gigante sul fronte delle cure ma la prevenzione è fondamentale, dobbiamo fare in modo che ci siano meno malati oltre ovviamente a portare avanti la ricerca. Uno degli effetti peggiori della pandemia è stato sui malati oncologici, con il Covid sono saltati oltre 2 milioni di screening». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto a Casa Sanremo per la presentazione della campagna di prevenzione oncologica del ministero #laprioritàseitu. «Oggi gli screening sono in ripresa - ha detto Schillaci - ma dobbiamo fare in modo che sempre più cittadini rispondano agli inviti: alle lettere di invito per i tre tipi di tumore inseriti nei Livelli essenziali di assistenza e cioè utero, mammella e colon retto presenti nei Lea oltre il 50% dei cittadini non risponde e c'è disparità tra Regione e Regione. C'è un problema culturale da affrontare fin dai primi anni di vita trasmettendo ai bambini quanto sia importante prendersi cura della propria salute e dei propri stili di vita».
Quanto invece alle liste d'attesa, «sono una delle mie priorità - ha ribadito il ministro - serve un approccio pragmatico e bisogna razionalizzare. Ogni malato va preso in carico dal Mmg o da una struttura che deve indicare la tempistica del suo iter, dalle analisi agli esami da fare alla diagnosi all'assistenza. Inoltre le liste non vanno chiuse e vanno inserite nel sistema tutte le possibilità che ha il cittadino sia pubblico sia privato convenzionato e vanno aumentati i controlli sulla qualità delle strutture».
Poi ci sono i "big killer" prioritari da affrontare come il tumore del polmone, prima causa di morte oncologica: nei prossimi giorni la professoressa Giulia Veronesi si vedrà con Schillaci per valutare l'avvio, dopo le raccomandazioni europee arrivate di recente, di una campagna di monitoraggio ad ampio raggio grazie a tac a basse radiazioni sulla popolazione over 50 che sia fumatrice da oltre 20 anni. «Sono già attivi due progetti finanziati dallo Stato - ha spiegato Veronesi - ma l'Italia su questo fronte nel complesso è un po' in ritardo. E in attesa che lo screening del polmone sia inserito nei Livelli essenziali di assistenza, prospettiva per altro sostenibile sia dal punto di vista sia dei costi sia dell'assistenza, il monitoraggio su larga scala potrebbe salvare molte vite. La sopravvivenza con una diagnosi precoce su un tessuto sotto i 2 cm può comportare un tasso al 90%, mentre il dato in caso di malattia rilevata senza screening è del 16-20% a cinque anni». Una prospettiva che il ministro Schillaci dichiara di accogliere, nel contesto dell'attuazione del nuovo Piano oncologico nazionale - per cui abbiamo stanziato 50 milioni» - e che anzi prevede di estendere «anche a tumore dello stomaco e della prostata».
Il Covid «tra tanti guai che ha provocato ha però rimesso la salute al centro dell'attenzione - ha detto il ministro -. Quanto all prevenzione, va detto che significa "volersi bene" ma "voler bene anche agli altri": una persona che si ammala diventa un problema oltre che per l'ammalato anche per chi gli sta intorno e per la società. Il messaggio quindi è anche etico: di guardare a se stessi e agli altri ed è l'unico modo per far sì che il Ssn continui a essere quello che è e cioè un sistema universalistico e gratuito, che guarda a tutti. La prevenzione è il cardine e per questo andare a insegnarla sin dalle scuole elementari come stile di vita, educazione fisica e lotta al fumo è l'unico modo che abbiamo perché il Ssn continui a funzionare bene».
Infine, a Casa Sanremo il ministro ha sollevato il tema della valorizzazione degli operatori sanitari a tutti i livelli: non solo come spero dal punto di vista economico ma anche offrendo loro delle migliori condizioni di lavoro. Guardo con preoccupazione quando ai cittadini nei Pronti soccorsi se la prendono con chi sta lì: chi sta lì lo fa per aiutare e anche su questo il ministero partirà con una campagna di sensibilizzazione, per far capire che chi lavora tra mille sacrifici tutti i giorni merita rispetto e attenzione».
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