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Corte conti: disabilità, Regioni in ritardo su misure Fondo "Dopo di noi". Trasferita solo la metà delle risorse

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

Dei circa 466 milioni stanziati tra il 2016 e il 2022 per l'autonomia e l'inclusione delle persone con disabilità grave e senza sostegno famigliare, soltanto 240 sono stati effettivamente trasferiti alle Regioni, che non hanno provveduto a rendicontare l'effettiva attribuzione delle risorse ai destinatari. Solamente sei Regioni risultano aver ricevuto tutte le somme complessivamente assegnate. È quanto emerso dall'analisi conclusiva, approvata con Delibera n. 55/2022/G, che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti ha condotto sull'attuazione delle misure volte al benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, previste nel "Fondo Dopo di Noi". Nel documento, la magistratura contabile, oltre a rilevare come il numero dei beneficiari (tra i 100 e i 150 mila) sia stato stimato in modo solo indiretto e parziale, ha evidenziato che la mancanza di strumenti idonei ad arginare prontamente i ritardi e a superare le inadempienze delle Regioni non ha consentito, finora, di verificare che le risorse stanziate nel bilancio dello Stato siano state interamente utilizzate allo scopo e nei tempi programmati. Il fatto - prosegue la Corte - che solamente 8.424 persone risultano aver effettivamente beneficiato delle prestazioni erogate, evidenzia un'applicazione della legge ancora molto limitata ed estremamente eterogenea a livello territoriale, mostrando, ancora una volta, le difficoltà delle Regioni del Mezzogiorno. Una situazione che mette in luce sia l'urgenza di dover determinare i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) da garantire alle persone con disabilità sia la necessità di controlli idonei a verificare, su tutto il territorio nazionale, la corretta e completa attuazione della legge n. 112/2016, istitutiva del Fondo.


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