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Long-Covid: dall'Iss le buone pratiche per gestione pazienti
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Un documento di quasi 100 pagine "per definire 'indicazioni di buona pratica' in tema di Long-Covid consentendo di uniformare i comportamenti organizzativi e diagnostici dei diversi centri Long-Covid sul territorio nazionale". A pubblicarlo oggi, sul proprio sito internet, l'Istituto Superiore di Sanità (Iss). "A tre anni dall'inizio della pandemia da SarsCoV2 - spiega l'Iss in una nota - appare ormai chiaro che per un numero importante di persone colpite da Covid-19 le manifestazioni cliniche non si esauriscono nelle prime settimane della fase acuta sintomatica, ma possono prolungarsi con un eterogeneo complesso di manifestazioni cliniche subacute e croniche che precludono un pieno ritorno al precedente stato di salute, che vanno sotto il nome di Long-Covid. Appare necessario quindi fornire raccomandazioni per la gestione dei pazienti affetti da Long-Covid che possano contribuire a standardizzare le attività dei centri clinici sul territorio nazionale".
Nelle diverse sezioni del testo, spiega ancora l'Iss, "sono riportati quesiti clinici che ci si è proposti di affrontare, con la finalità di migliorare la pratica clinica e la qualità delle cure offerte al paziente con Long-Covid". Al fine di considerare il punto di vista del paziente, il processo di sviluppo degli statement ha coinvolto anche un rappresentante dei pazienti. Gli statement proposti sono rivolti ai professionisti sanitari per guidare la loro attività e al sistema sanitario per ottimizzare l'organizzazione dell'assistenza ai pazienti con Long-Covid. Secondo l'Iss gli statement prodotti potranno inoltre "ottimizzare la ridistribuzione di risorse sanitario-assistenziali sulla base di principi di priorità delle cure e grazie all'individuazione di soggetti a maggior rischio di eventi avversi".
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