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Meridiano Sanità/ Il ministro Schillaci: risorse adeguate e alta attenzione sulla salute, gratificare il personale sanitario

di Red.San.

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"Risolvere le criticità strutturali che la pandemia ha portato alla luce e gratificare il personale del Servizio sanitario nazionale che in questi ultimi due anni e mezzo si è sacrificato". Sono i primi impegni che intende assumere il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto alla presentazione del rapporto Meridiano Sanità di The European House Ambrosetti. "È importate che l’attenzione sulla salute resti alta - ha aggiunto - e che le risorse siano adeguate per raggiungere i traguardi di efficienza, consapevoli del difficile momento che il Paese sta vivendo con la crisi energetica che mette in difficoltà famiglie e imprese".

Schillaci punta sugli oltre 20 miliardi messi a disposizione del Pnrr per il rinnovamento della sanità pubblica. "Il Pnrr con la Missione 6 - ha ricordato - mette a disposizione della salute 15,6 miliardi, cui si aggiungono 2,8 miliardi del Piano nazionale di investimenti complementari al Pnrr (Pnc), per un totale di oltre 20 miliardi per l’attuazione del Pnrr e il rinnovamento della sanità pubblica".

"Credo che sia importante agire sul Pnrr - ha sottolineato Schillaci- e stiamo lavorando per trovare una soluzione adeguata a quello che la pandemia ha messo in evidenza, cioè la fragilità del nostro sistema soprattutto per quanto riguarda l'organizzazione del territorio".

Il ministro ha poi ricordato l'importanza delle sfide che l'Italia si trova ad affrontare a partire dalla cronicità legata al progressivo invecchiamento della popolazione e proseguendo sulla sostenibilità economica, "garantendo un'assistenza equa nel rispetto dei principi di universalità e uguaglianza del Servizio sanitario nazionale". E non ultima è la sfida One Health evoluta nella Planetary Health," in cui la salute è intesa quale risultato dello sviluppo armonico e sostenibile dell'essere umano, della natura e dell'ambiente".

Il ministro si è soffermato poi sull'attuazione del nuovo piano nazionale della prevenzione 2020-2025, "con un rinnovato impegno secondo l'approccio life course". "In Italia - ha aggiunto - le persone più povere di risorse e competenze sono più esposte e più vulnerabili ai fattori di rischio: si ammalano di più, guariscono di meno e muoiono prima. Nelle regioni del Sud più si concentrano povertà e diseguaglianze sociali. Il Piano deve perciò promuovere interventi intersettoriali, realizzati anche attraverso la valorizzazione di risorse interne delle comunità che superino l'ambito sanitario, intervenendo in maniera più incisiva su alcuni determinanti sociali della salute".

È in corso di definizione poi, ha specificato Schillaci "il nuovo piano nazionale di contrasto all'antibiotico-resistenza, 2022-2025 in attesa di ricevere il parere formale e la successiva approvazione in Conferenza Stato-Regioni". "Questo piano —ha proseguito -focalizza l'attenzione sull'antibiotico-resistenza e prevede una maggiore integrazione tra settore umano, animale e ambientale secondo l'approccio One Health".

Il ministro ha, quindi, concluso ricordando l'importanza di "procedere rapidamente alla predisposizione del piano nazionale prevenzione vaccinale" e di proseguire la campagna di vaccinazione sia contro il Covid che contro l'influenza "per assicurare il più alto livello di copertura alle persone fragili e vulnerabili".


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