Dal governo
Fofi: con la riforma del corso di laurea più centrale il ruolo del farmacista nel sistema sanitario
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“L’adozione del decreto del ministero dell’Università e della Ricerca che riforma il corso di laurea in Farmacia è un traguardo storico per la Federazione e per il futuro della Professione. Oggi si concretizza uno dei grandi obiettivi dell’attività federale: il nuovo curriculum universitario sancisce, di fatto, l’ampliamento del ruolo del farmacista e il suo apporto professionale sempre più centrale all’interno del sistema sanitario: nelle farmacie di comunità, in ospedale, nella ricerca e nell’industria”. Lo dichiara Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei Farmacisti Italiani (FOFI), a seguito dell’emanazione del Decreto ministeriale n.1147 che definisce il nuovo ordinamento didattico del corso di laurea magistrale a ciclo unico in “Farmacia e farmacia industriale”.
“Un sentito ringraziamento - continua Mandelli - va al ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, per aver convintamente sostenuto la revisione del percorso accademico, portando a compimento il lungo e proficuo lavoro del Tavolo tecnico istituito dallo stesso dicastero, al quale ha preso parte la FOFI insieme ai rappresentanti delle istituzioni e del mondo accademico”.
“Il farmacista ricopre oggi un ruolo di primo piano in ambito clinico, nelle attività di prevenzione e nel processo di cura, tanto nell’ospedale quanto sul territorio, ed è al centro del nuovo modello di assistenza basato sulla prossimità, del quale la ‘Farmacia dei Servizi’ costituisce il pilastro fondamentale - conclude Mandelli - . La revisione del percorso di studi universitario, in cui le conoscenze e le competenze di base saranno integrate con elementi altamente professionalizzanti, al passo con i progressi delle scienze mediche e farmaceutiche, le innovazioni tecnologiche e i nuovi bisogni di salute, rappresenta un tassello cardine per l’avanzamento professionale, coerente con le nuove funzioni dei farmacisti, in tutti gli ambiti in cui operano”.
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