Dal governo
Speranza, i positivi devono restare a casa. In arrivo i vaccini aggiornati sulle nuove varianti. Poi: Salvini e Meloni siano chiari sulla campagna vaccinale
di Radiocor Plus
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«C'è un parere in arrivo del Consiglio superiore di sanità su cui faremo le opportune valutazioni. Quello che è certo è che se una persona è positiva deve restare a casa, poi sui giorni di quarantena la valutazione in queste ore viene fatta dal Css. Secondo le evidenze scientifiche degli esperti infatti se una persona è positiva, sintomi o non sintomi, deve stare in isolamento per evitare che il contagio possa diffondersi in maniera troppo larga». Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervistato su Radio Capital. Rispetto alle elezioni del 25 settembre, «se una persona è positiva è interesse di tutti che non contamini le altre - ha detto Speranza -. Come abbiamo già fatto nelle passate elezioni con le disposizioni attuali, c'è la possibilità del voto domiciliare che è prevista anche per le persone inferme. Continuo a pensare che dobbiamo mantenere prudenza: abbiamo una fase diversa soprattutto grazie a una campagna di vaccinazione straordinaria a cui ha risposto il 90% degli italiani e la fase più drammatica è alle spalle, ma questo non significa che il Covid non c'è più, che è andato su Marte.
«Un grande Paese - ha proseguito il ministro - non si può fermare sulla campagna vaccinale perché cambia il Governo. Dal 26 settembre qualunque cosa accada bisognerà insistere con le vaccinazioni: a metà settembre tra l'altro arriveranno nuovi vaccini aggiornati sulla variante Omicron che potranno aiutarci a proteggere soprattutto i più fragili». Poi: «Ho chiesto un impegno pubblico a tutti i leader - ha proseguito - soprattutto a quelli della destra che mi sembra abbiano più ambiguità come Meloni e Salvini mentre Forza Italia ha sempre avuto parole nette a favore dei vaccini, di dire chiaramente agli italiani che dopo il voto la campagna di vaccinazione andrà avanti con molta determinazione. Se non lo faranno c'è un solo motivo: che stanno cercando di prendere voti dei no-vax ma questa è una materia troppo delicata».
Riguardo alla riapertura delle scuole, Speranza ha ricordato che «l'Istituto superiore di sanità ha messo in campo linee guida che non prevedono l'obbligo di mascherina a scuola se non per categorie particolarmente fragili, poi lo stesso Iss afferma che bisognerà valutare come sempre l'andamento epidemiologico. L'auspicio è che le fasi più difficili del Covid siano superate e l'impegno del Governo è affinché le scuole possano riprendere in presenza e in sicurezza. L'areazione - ha detto ancora - è di sicuro un aspetto utile e positivo, dopodiché non c'è una soluzione che risolve da sola i problemi: tutti gli studi ci dicono che anche l'apertura delle finestre può aiutare ma è uno dei tanti elementi da mettere insieme a un utilizzo intelligente delle mascherine, all'evitare assembramenti eccessivi e all'uso del vaccino. Per battere il Covid c'è bisogno di attuare una serie di indicazioni e di consuetudini che abbiamo appreso dall'esperienza degli ultimi anni».
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