Speranza: la pandemia non è finita, con la guerra in Ucraina una sovrapposizione di crisi senza precedenti

«Siamo in una fase in cui alla pandemia iniziata due anni fa si è sovrapposta la guerra con la crisi drammatica in Ucraina: sottolineo sovrapposta, non sostituita, malgrado la sensazione che si potrebbe avere dai media che la pandemia sia superata. Purtroppo non è così, c'è una sovrapposizione tra due crisi senza precedenti». Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto a Roma al convegno sul protocollo per il riconoscimento dell'età dei minori non accompagnati organizzato a Roma dall'Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e il contrasto delle malattie della povertà (Inmp). «Se in questi due anni abbiamo assistito a una lotta dell'uomo contro il virus, che ha portato anche un'incredibile solidarietà tra gli uomini, con l'arrivo della guerra vediamo l'uuomo contro l'uomo - ha detto -. Ciò che unisce questi due eventi enormi di portata globale è però la necessità di tornare ai valori fondanti dell'umanesimo, che hanno molto a che fare con la difesa del diritto alla salute e del servizio sanitario nazionale. In fondo la funzione di un medico è la difesa della vita delle persone, dei loro diritti fondamentali e la stessa essenza dell'art 32 Costituzione è questa. Sono i fondamentali di una grande battaglia che richiederà decenni per affermare l'universo dei diritti nel senso più largo possibile che ci possa essere. Questo è vero sempre e in particolare quando si ha a che fare con i diritti dei minori non accompagnati, su cui l'Italia con la legge 47 del 2017 può rivendicare una posizione all'avanguardia. Vorrei che si lavorasse ogni giorno perché l'Italia fosse un Paese in grado di rappresentare il più alto livello di civiltà e di inclusione, per il suo ruolo storico di crocevia dei popoli e anche per la presenza del Papa, che con la sua autorevolezza ha mandato messaggi in questo senso molto chiari».