Dal governo

Covid/ Rt a 0,94 e incidenza su a 725 casix100mila, gli ospedali "tengono": Brusaferro e Rezza: contagi salgono, mantenere prudenza e vaccinarsi anche con booster

di Radiocor Plus

S
24 Esclusivo per Sanità24

L'epidemia da Covid rialza la testa in Italia ma i dati sugli ospedali continuano a mantenersi stabili o in decremento. Questi i dati di sintesi dell'ultima rilevazione Cabina di regia ministero della Salute-Istituto superiore di sanità. L'indice di contagio Rt è in salita da 0,84 della scorsa settimana a 0,94 mentre l'aggiornamento al 17 marzo dà anche conto di un'incidenza in ulteriore crescita: 725 casi per 100mila abitanti (periodo 11-17 marzo) a fronte dei 510 casi e dei 433 casi nelle due settimane precedenti. Per l'occupazione dei posti letto in area medica si conferma invece il dato del 12,9% mentre i pazienti Covid nelle terapie intensive passano da una presenza del 5,5% al 4,8% certificato oggi.
«L'indice Rt aumentato è sopra la soglia epidemica e oggi in tutte le Regioni si osserva un trend della curva dei contagi in crescita ovunque. Le fasce d'età a maggiore circolazione sono 10-19 anni, a seguire 0-9 anni. Il quadro di chi contrae l'infezione e l'ospedalizzazione si mantiene costante nelle diverse fasce d'età. Nelle ultime 3 settimane l'incidenza è sempre salita e questo trend si nota in tutte le Regioni, ma i dati sui ricoveri diminuiscono mentre le terapie restano al momento stabili: è verosimile che nelle prossime settimane questi numeri tendano a salire, soprattutto nelle aree mediche». Così il presidente dell'Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro, a commento del monitoraggio settimanale. «L'altro dato da considerare sono le reinfezioni, anche con varianti diverse da Omicron: la flash survey al 7 marzo mostra come il quadro epidemiologico sia caratterizzato quasi del tutto da Omicron, con il sottolignaggio Ba2 che sta crescendo ed è arrivato al 44%. Sappiamo che Omicron è più trasmissibile, che Ba2 è presente e che è importante monitorare costantemente queste varianti». Infine, la campagna vaccinale: «Le persone che devono ancora vaccinarsi sono ancora un numero significativo, è importante fare la dose booster come raccomandato dal ministero della Salute, dal momento che il booster è protettivo rispetto alla malattia grave. Sopra i 50 anni, in particolare, la condizione doppia dose più booster è quella che abbassa significativamente il rischio ricovero, terapia intensiva e decesso. Sulla base di questi dati confermiamo l'aumento del valore di Rt con alcune Regioni che lo superano anche nell'intervallo di confidenza più basso e con difficoltà di tracciamento che porta a collocarle in una fascia ad alto rischio». Per il Dg della Prevenzione del ministero Giovanni Rezza, «è una buona notizia» il dato dell'occupazione degli ospedali stabile in area medica e dell'ulteriore diminuzione del dato delle terapie intensive. Ma «dato l'aumento dei casi è importante mantenere comportamenti ispirati alla prudenza».
Calabria, Lazio e Marche tornano in fascia bianca.


© RIPRODUZIONE RISERVATA