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Ucraina/ Speranza rilancia Guterres (Onu): la guerra non è mai la soluzione

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Alla fine il temuto attacco russo all'Ucraina è scattato. Quando a Mosca erano quasi le 6, Putin ha annunciato in tv il via libera alle operazioni definendo l'attacco all'Ucraina "un'operazione militare speciale per proteggere il Donbass" e aggiungendo che l'obiettivo "non è invadere il Paese ma smilitarizzarlo". Putin ha anche aggiunto che "un'ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili. Chiunque tenti di crearci ostacoli e interferire sappia che la Russia risponderà con delle conseguenze mai viste prima. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato".

"La guerra non è mai la soluzione", ha scritto su Facebook il ministro della Salute, Roberto Speranza, rilanciando il messaggio del segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: "Questo conflitto deve fermarsi adesso". "È il momento più triste del mio mandato da segretario generale dell'Onu - ha detto -. Questa guerra non ha senso e viola i principi della Carta dell'Onu".

L'Ocse dal canto suo lancia l'allarme sul "serio rischio per la vita di milioni di persone" mentre l'Unicef si dice "profondamente preoccupato perché l'intensificarsi delle ostilità in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per le vite e il benessere di 7,5 milioni di bambini". Negli ultimi giorni, infatti, secondo il direttore generale dell'Unicef, Catherine Russel, colpi di armi pesanti lungo la linea di contatto hanno già danneggiato Infrastrutture idriche di base e scolastiche. Se i combattimenti non si fermeranno, "decine di migliaia di famiglie potrebbero essere costrette a sfollare, facendo drammaticamente aumentare i bisogni umanitari". "L'Unicef - sottolinea Russel - sta lavorando in Ucraina Orientale per ampliare i programmi salvavita per i bambini. Questi comprendono: il trasporto di acqua sicura nelle aree colpite dal conflitto, il preposizionamento di aiuti per la salute, l'igiene e l'istruzione di emergenza il più vicino possibile alle comunità vicino la linea di conflitto e lavorare con le municipalità per assicurare aiuto immediato per i bambini e le famiglie che hanno bisogno di sostegno. Team mobili supportati dall'Unicef stanno fornendo cure psicosociali ai bambini traumatizzati dall'insicurezza cronica. Gli ultimi 8 anni di conflitto - aggiunge - hanno causato danni profondi e durevoli ai bambini su entrambi i lati della linea di contatto. I bambini in Ucraina hanno un disperato bisogno di pace, adesso".

L'Unicef fa eco all'appello del segretario generale delle Nazioni Unite per un immediato cessate il fuoco e chiede alle parti di rispettare i loro obblighi internazionali a proteggere i bambini da pericoli e assicurare che gli attori umanitari possano raggiungere in sicurezza e velocemente i bambini che hanno bisogno. L'Unicef chiede anche a tutte le parti di non attaccare infrastrutture essenziali da cui i bambini dipendono - compresi sistemi idrici, igienico - sanitari, strutture sanitarie e scolastiche.


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