Dal governo
Farmaceutica: Mise, avviso "Ipcei" per progetti d'investimento in Italia. Giorgetti: «Nostra farmaceutica eccellenza su cui puntare»
di Radiocor Plus
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«L'industria farmaceutica italiana si candida a essere punto di riferimento a livello europeo. Dall'inizio del mio mandato ho puntato moltissimo sull'eccellenza delle nostre industrie farmaceutiche. Sono fiducioso che gli sforzi e l'impegno di tutti mostreranno presto i loro frutti». Lo dichiara il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, a proposito dell'Importante progetto di interesse comune europeo (Ipcei) sulla salute che il Mise si è impegnato a costruire nell'ambito delle iniziative di politica industriale promosse dall'Italia con gli altri Stati membri della Ue e la Commissione Ue. Il tema della salute -
ricordano dal Mise - è infatti uno dei pilastri della strategia di sviluppo industriale portata avanti da Giorgetti che ha messo in campo nuove risorse e strumenti, come la Fondazione Enea Tech e Biomedical, per sostenere gli investimenti in ricerca e trasferimento tecnologico nel nostro Paese, ma ha anche promosso, negli incontri bilaterali con il Commissario Ue Breton, il ministro francese Le Maire e altri esponenti di Stati membri, la necessità di realizzare un piano d'azione comune europeo per rafforzare l'autonomia strategica in un settore che la pandemia ha fatto scoprire di primaria importanza. Le imprese interessate a partecipare all'Ipcei potranno rispondere all'avviso pubblicato dal Mise inviando, a partire dal 19 gennaio ed entro il 28 febbraio 2022, la propria manifestazione d'interesse proponendo un progetto d'investimento in Italia che oltre ad
attività di ricerca e sviluppo dovrà avere anche una fase sperimentale di sviluppo industriale. I progetti selezionati potranno essere finanziati in deroga alla normativa europea sugli aiuti di Stato, per affrontare sfide di mercato e sociali che non potrebbero essere superate in altro modo, ma eventualmente anche con risorse del Pnrr e resilienza se le attività connesse saranno conformi alla normativa ambientale nazionale e europea».
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