Dal governo
Sileri, obbligo vaccino Covid per over 50 motivato da evidenze scientifiche. Scuola può ripartire in sicurezza
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Sull'introduzione da parte del Governo dell'obbligo vaccinale per gli over 50, le evidenze scientifiche di quasi due anni di pandemia «dicono chiaramente che i soggetti più a rischio per il Covid-19 sono le persone di età più avanzata, specialmente se non vaccinate o vaccinate da oltre quattro/sei mesi. Sui circa 1.500 pazienti oggi ricoverati in terapia intensiva un terzo sono vaccinati con età media sui 72/74 anni, mentre i due terzi sono non vaccinati, più giovani di oltre dieci anni». Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenuto in una trasmissione radiofonica. «Le situazioni di sofferenza della rete ospedaliera sono destinate a proseguire nelle prossime settimane - ha detto - visto un enorme incremento dei casi di positività e le temporanee carenze di personale dovute al contagio degli operatori sanitari, ma la situazione di oggi è ben diversa da quando gli ospedali andavano regolarmente in affanno al picco dell'influenza: il numero dei posti letto in terapia intensiva è stato raddoppiato, e la rete ospedaliera si sta riorganizzando per fronteggiare nell'immediato l'aumento della pressione. Questa variante è più contagiosa ma appare meno pericolosa delle precedenti, grazie anche al fatto che trova una popolazione in larga misura vaccinata: la ragionevole speranza è che sia iniziato il passaggio dalla pandemia all'endemia, e che le difficoltà di queste settimane lascino presto spazio a una fase nella quale sia più agevole la convivenza con il virus».
Secondo Sileri, poi, «ci sono le condizioni perché la scuola possa ripartire in sicurezza. È stata fatta un'attenta valutazione della situazione del sistema scolastico da parte del Cts, della Cabina di regia e del governo, e sono state aggiornate le regole per gli isolamenti e le quarantene - ha detto Sileri -. Ci sarà certamente un incremento dei casi di positività, ci saranno classi che andranno in Dad, anche perché nella fascia under-19 la percentuale di vaccinati è più bassa, ma nel complesso il Governo ha ritenuto che le nuove regole possano rendere sostenibile il ritorno in classe in presenza».
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