Dal governo
Iss, sì al booster nel secondo e terzo trimestre di gravidanza
di Radiocor Plus
24 Esclusivo per Sanità24
«Si raccomanda l’offerta di una dose di vaccino a mRna, come richiamo (booster) di un ciclo vaccinale primario in accordo con le disposizioni in vigore, alle donne in gravidanza che si trovino nel secondo e terzo trimestre e desiderino vaccinarsi». L'indicazione arriva dall'Istituto superiore di sanità (Iss) , sulla base delle «numerose e crescenti evidenze riguardo alla sicurezza della vaccinazione in gravidanza, sia nei confronti del feto che della madre; delle evidenze relative alla maggiore morbosità associata alla variante Delta; della sua crescente circolazione e del notevole abbassamento dell’età mediana all’infezione in Italia». Le donne nel primo trimestre, poiché le evidenze sono ancora poche per questa fase, «devono valutare rischi e benefici insieme a un sanitario». Target prioritario sono le donne più esposte: professioniste sanitarie o caregiver) e/o a maggior rischio di sviluppare una malattia grave, come obese, ipertese e con cittadinanza di Paesi ad alta pressione migratoria. La dose di richiamo (booster) può essere somministrata contestualmente alle vaccinazioni contro l’influenza e la pertosse raccomandate in gravidanza. Quanto infine alle donne che allattano, l'Iss segnala che «la vaccinazione non espone il lattante a rischi e gli permette di assumere tramite il latte anticorpi contro Sars-CoV-2. Il neonato allattato da madre vaccinata segue il suo calendario vaccinale senza alcuna modifica».
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