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Inail: nei primi 9 mesi infortuni in crescita (+8,1%) e decessi in calo (-1,8%)
24 Esclusivo per Sanità24
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e settembre 2021 sono state 396.372 (+8,1% rispetto allo stesso periodo del 2020), 910 delle quali con esito mortale (-1,8%). Lo comunica l'Istituto che ha pubblicato nella sezione Open data del sito il trend delle denunce di infortunio. In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 40.470 (+27,7%).
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 6,5% nella gestione Industria e servizi, dell’1,4% in Agricoltura e del 31,9% nel Conto Stato. Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi tranne in quelli dell’amministrazione pubblica (-4,7%) e, soprattutto, della Sanità e assistenza sociale, che nei primi nove mesi di quest’anno, pur con oltre 30mila denunce, presenta una riduzione del 29,8% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto alle circa 43mila dello stesso periodo del 2020.
Per il presidente dell’Inail, Franco Bettoni "le statistiche dimostrano che si stanno attenuando gli effetti della pandemia sull’andamento infortunistico". Il rallentamento dell'attività e le chiusure nel 2020, infatti, "hanno comportato la riduzione del rischio per gli eventi 'tradizionali' e in itinere mentre adesso assistiamo ad una drammatica recrudescenza degli infortuni e delle morti sul lavoro 'ordinari". Per Bettoni è "significativa" anche la ripresa degli incidenti in itinere a conferma del rischio strada: in particolare, i decessi avvenuti nel tragitto di andata e ritorno tra l'abitazione e il luogo di lavoro, sono infatti passati dai 151 casi del 2020 ai 179 casi nei primi nove mesi del 2021 (+18,5%).
"I numeri - continua Bettoni - sono tornati ad essere preoccupanti anche al netto dei contagi professionali da Covid, ed è dunque doverosa una riflessione".
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