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Vaccini Covid, al via la terza dose per trapiantati e immunodepressi, poi il booster per grandi anziani e fragili
di Radiocor Plus
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L'Italia parte ufficialmente il 20 settembre con la somministrazione della terza dose di vaccini Covid a mRna a circa 3 milioni di italiani: la priorità è per le "dosi addizionali", indicate dal Comitato tecnico scientifico (Cts) a «pieno completamento» della risposta immunitaria di ultra fragili come persone trapiantate o in attesa di trapianto, malati oncologici in trattamento con terapie immunosoppressive, persone con immunodeficienze primitive o acquisite (è il caso dell'Aids). Per tutti gli altri soggetti fragili o particolarmente esposti al rischio di Covid grave come gli over 80 e gli ospiti delle Rsa, ma forse anche gli operatori sanitari che sono stati i primi a vaccinarsi, sono previste le dosi "booster", da somministrare «a distanza di un determinato intervallo temporale», e per «mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria». Le indicazioni del Cts sono state tradotte dal ministero della Salute in una circolare che il 14 settembre ha sdoganato la terza dose, in attesa però di ulteriori evidenze scientifiche rispetto alla necessità ed efficacia del "booster" nella popolazione generale. Intanto, le dosi a disposizione non mancano: in frigorifero ne sono stoccate circa 10 milioni.
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