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Covid/ Brusaferro: Italia meglio dell'Europa, 37 anni l'età media dei contagi
di Er.Di.
24 Esclusivo per Sanità24
"La curva dei contagi in Italia è tra le più basse in Europa e cominciano ad essere numerosi i comuni dove non si sono registrati casi positivi nelle ultime settimane". Lo ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di sanità, durante la conferenza stampa sul monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Scende anche l'età media nella quale avviene il contagio: questa settimana 37 anni rispetto ai 38 della settimana precedente. In calo anche da 56 a 55 anni l'età del primo ricovero nei reparti ordinari e da 67 a 61 quella degli ingressi nelle terapie intensive. L'età media dei decessi, invece, resta compresa tra i 75 e i 78 anni. In calo anche dall8% al 6% l'occupazione dei posti letto nell'area medica e in egual misura dall'8% al 6% nelle terapie intensive. Ma occorre fare attenzione, ha avvertito Brusaferro "ad alcuni casi che provengono da regioni diverse oppure dall'estero".
Dal canto suo il direttore della Prevenzione , Gianni Rezza, ha confermato come la situazione proceda "in maniera molto buona e anche rispetto ad altri Paesi Ue ci troviamo in una situazione migliore perchè, insieme alla campagna vaccinale, sono stati presi provvedimenti ispirati alla cautela". Quindi la situazione può essere osservata "con un certo ottimismo, ma naturalmente l'epidemia non è finita e dobbiamo continuare con la campagna vaccinale a spron battuto". Soprattutto per difenderci dalla variante Delta che al momento rappresenta l'1% dei casi.
"Si è visto che la parziale evasione dai vaccini della variante Delta fa si che la dose unica possa non coprirla - ha aggiunto -. Quindi in Gran Bretagna si stanno velocizzando le seconde dosi, noi invece abbiamo sempre adottato un regime a doppia dose e questo dovrebbe proteggere di più la popolazione. Per ora dunque la situazione epidemiologica nel nostro Paese è più favorevole". E sulla seconda dose prosegue il dibattito sulla vaccinazione eterologa. "L'argomento della vaccinazione eterologa è in discussione - ha detto ancora Rezza - e presto il Cts probabilmente si pronuncerà, ma quello che tutti ribadiscono è la forte raccomandazione di passare al regime misto somministrando la seconda dose con un vaccino a mRna. Ciò perchè studi hanno dimostrato una maggiore risposta immune e un ridotto rischio tromboembolico".
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