Dal governo
Covid/ Crescono Rt e incidenza: la Campania va in rosso, Friuli e Veneto in arancione
di Ernesto Diffidenti
24 Esclusivo per Sanità24
"L'incidenza settimanale complessiva si sta rapidamente avvicinando alla soglia di 250 casi per 100mila abitanti che impone il massimo livello di mitigazione possibile". Lo rileva il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di sanità (Iss) secondo cui questa soglia "è già stata superata dalla Provincia Autonoma di Trento (385,02 per 100mila abitanti), dalla Provincia Autonoma di Bolzano (376,99), dall'Emilia-Romagna (342,08), dalle Marche (265,16) e dalla Lombardia (254,44)".
Nel periodo 10 – 23 febbraio 2021, inoltre "l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,06 (range 0,98–1,20), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno per la prima volta in sette settimane".
E sulla base di questi risultati il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato le ordinanze con le nuove restrizioni: a partire da lunedì 8 marzo passano in area arancione le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto mentre la Campania diventa zona rossa.
"Si conferma per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio", rileva ancora il monitoraggio secondo cui "sei Regioni (Abruzzo, Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia-Giulia, Lombardia e Marche) hanno un livello di rischio alto secondo il DM del 30 Aprile 2020". Sono 14 (rispetto a 10 della settimana precedente) le Regioni/PPAA con una classificazione di rischio moderato (di cui nove ad alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e solo una (Sardegna) con rischio basso (rispetto a sei della settimana precedente). Dieci Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale maggiore di 1 di cui una (Molise) ha un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3. Delle altre nove, sei hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.
In peggioramento anche il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica del 30%: sono 9 Regioni/PPAA contro le 8 della settimana precedente. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% contro 24% della scorsa settimana).
"Si ribadisce, anche alla luce dell'aumento sostenuto della prevalenza di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità - conclude il monitoraggio - di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità".
© RIPRODUZIONE RISERVATA