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Covid/Iss-Salute: situazione molto grave sull'intero territorio con criticità evidenti
di Red.San.
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Si conferma che l'epidemia in Italia è in rapido peggioramento. La maggior parte del territorio nazionale è compatibile con uno scenario 3 ma sono in aumento le Regioni/PA in cui la velocità di trasmissione è già compatibile con uno scenario 4. Si conferma pertanto una situazione "complessivamente e diffusamente molto grave sull'intero territorio con criticità ormai evidenti in numerose Regioni e province autonome ". Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute relativo alla settimana 26 ottobre-1 novembre 2020 e aggiornato il 9 novembre che ha spinto lo stesso ministero della Salute a inasprire le misure di sicurezza in altre regioni.
"Per le Regioni/PA classificate a rischio moderato con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese - è il consiglio di Iss e ministero - data l'elevata trasmissibilità e la probabilità elevata di un imminente passaggio alla classificazione di rischio alto, si raccomanda di considerare di anticipare rapidamente le misure previste per il livello di rischio Alto ed il corrispondente scenario come riportato nel documento Prevenzione e risposta a Covid-19".
D'altra parte, secondo il monitoraggio, nel periodo 15 - 28 ottobre 2020, l'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici è pari a 1,72 mentre" si riscontrano valori medi di Rt superiori a 1,5 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane e superiori a uno in tutte Regioni/PA".
La Lombardia con 2.08 è la regione con l'Rt più alto. Seguono la Basilicata con 1.99, Piemonte con 1.97, Molise con 1.88. e Provincia autonoma di Bolzano 1.87. Tutte le altre regioni, comprese la Provincia autonoma di Trento, hanno Rt sopra ad 1.5 (la Liguria è a 1.48) , tranne la Sardegna (1.24), le Marche (1.29), il Lazio (1.36) e la Sicilia (1.4).
E si è registrato anche un "forte incremento" dell'incidenza comulativa salita a 523,74 per 100mila abitanti nel periodo 19/10/2020-01/11/2020 contro 279,72 per 100mila abitanti nel periodo 12/10-25/10.
Inoltre, continua ad aumentare il numero di casi non riconducibili a catene di trasmissione note (74.967 questa settimana contro 49.511 la settimana precedente) che supera l'80% dei nuovi casi segnalati in alcune Regioni/Pa.
E si osserva anche, secondo il monitoraggio "una criticità nel mantenere elevata la qualità dei dati riportati al sistema di sorveglianza sia per tempestività (ritardo di notifica dei casi) sia per completezza". Questo ha comportato in questa settimana "un ritardo nella ricezione dei dati consolidati dalle Regioni/PA e ciò costituisce una ulteriore prova della generale criticità su tutto il territorio dovuta alla gravità della situazione epidemiologica". Con la conseguente "sottostima della velocità di trasmissione e dell'incidenza".
Dunque, conclude il monitoraggio, "si conferma che è necessaria una drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone in modo da alleggerire la pressione sui servizi sanitari. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile".
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