Dal governo
Speranza: «Italia investe con determinazione su ricerca vaccino. Intanto massima cautela per evitare lockdown». Poi: «Su antinfluenzale trovare soluzioni anche per le farmacie»
di B. Gob.
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«L'Italia investe con determinazione sulla ricerca per un vaccino Covid sicuro ed efficace. Oggi ad Anagni avviata la linea produttiva della Sanofi». Così il ministro Speranza su Facebook, a commento della visita allo stabilimento della casa farmaceutica vicino Roma. «Tutta la comunità scientifica internazionale - ha affermato il ministro lasciando il sito produttivo - è al lavoro per il nuovo vaccino. L'auspicio è che possiamo avere buone notizie in tempo abbastanza breve. Quel che è certo è che dobbiamo investire tutte le energie che abbiamo, perché il vaccino e le cure sono la chiave per uscire da questa fase così difficile. Nei mesi che ancora ci aspettano - ha aggiunto il ministro - abbiamo bisogno del comportamento corretto delle persone, che nei mesi precedenti ci ha consentito di piegare la curva dei contagi. Significa distanziamento tra le persone, igiene delle mani, mascherine. Lavoriamo perché si evitino lockdown, oggi i numeri dell'Italia sono di gran lunga migliori di quelli di altri Paesi europei ma questo non deve assolutamente farci stare tranquilli, dobbiamo monitorare territorio per territorio e adegueremo le misure di volta in volta in relazione alla situazione epidemiologica del Paese».
Poi si passa al vaccino anti-influenzale, di cui le Regioni quest'anno hanno acquistato oltre 17 milioni di dosi. «Le Regioni hanno fatto uno sforzo enorme aumentando le dosi del 70% - ha detto Speranza -: penso che dobbiamo affrontare e risolvere nel più breve tempo possibile anche la questione delle dosi disponibili in farmacia».
Quanto all'ipotesi di fermare il campionato di calcio, «io sono sempre per la linea della massima prudenza ma credo sia corretto che ne discuta il Parlamento e che se ne discuta nel Governo, in una grande democrazia si fa così - ha affermato Speranza -. Io ho una posizione molto rigida sulla partecipazione del pubblico, le indicazioni del Cts vanno rispettate da tutti. La priorità è la scuola, l'abbiamo riaperta da poco più di due settimane e le scuole vengono prima degli stadi».
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