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Coronavirus/ Speranza: «Mascherine pilastro contro il virus». Poi: «Al lavoro con Arcuri su edilizia sanitaria»

di Barbara Gobbi

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«Obbligo di mascherine, distanziamento di almeno un metro e igiene accurata a partire dal lavaggio delle mani. Queste sono le tre regole imprescindibili che ancora vanno seguite, perché anche se siamo fuori dalla tempesta non siamo ancora in un porto sicuro. Le mascherine vanno indossate sempre nei luoghi pubblici al chiuso e noi chiediamo di usarle anche all'aperto se non si può rispettare la distanza». Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervenuto alla trasmissione Radio Anch'io. «Gli italiani sono stati straordinari e c'è stata una incredibile sintonia tra gli orientamenti del Governo e delle Regioni e i comportamenti delle persone», ha aggiunto il ministro.
Quanto all'uso delle mascherine a scuola, Speranza ha annunciato che spetterà al Comitato tecnico scientifico, a fine agosto, prendere una decisione definitiva. «Il Comitato tecnico scientifico si riunirà a fine agosto per fare una valutazione finale sulla scuola e anche sull'impiego delle mascherine in classe - ha detto il ministro -. Quello che è certo è che non scompariranno, se ne può immaginare un uso graduale ma la mascherina resta un pilastro fondamentale del contrasto dell'epidemia. È chiaro - ha aggiunto - che in ogni caso bisognerà tenere molto alta l'attenzione. In molti Paesi la riapertura delle scuole ha fatto rialzare le curve. La chiusura delle scuole è stata per me la scelta più dolorosa ma è stata indispensabile perché così abbiamo contribuito a salvare la vita a migliaia di persone. Ora la priorità è riaprire a settembre, in sicurezza, tutte le scuole di ogni ordine e grado.
Infine, il tema dell'impiego delle risorse stanziate per la Sanità. «Stiamo usando i poteri del commissario straordinario Arcuri per accelerare gli investimenti sull'edilizia sanitaria e modernizzare gli ospedali. Il decreto Rilancio ha messo a disposizione 3,250 miliardi che vanno usati in tempi rapidi per modernizzare le nostre strutture sanitarie e le tecnologie. Il piano che stiamo costruendo, una volta che avremo sciolto i nodi politici e a prescindere dal dibattito sul Mes, includerà anche le nuove tecnologie perché è inaccettabile che ci siano a disposizione macchinari vecchi in alcune parti del Paese», ha detto il ministro. «Negli ultimi 5 mesi sono stati messi nel Ssn più risorse che negli ultimi cinque anni. Dobbiamo dire che è chiusa definitivamente la stagione dei tagli», ha chiosato Speranza.


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