In parlamento
Ddl Bilancio: neonatologi contrari al bonus di 400 euro per il latte artificiale
di Er.Di.
24 Esclusivo per Sanità24
La Società italiana di neonatologia (Sin) esprime perplessità sul bonus di 400 euro per l'acquisto gratuito di sostituti del latte materno, a favore delle madri che non allattano al seno per condizioni patologiche, ivi compresi i casi di ipogalattia e agalattia materna previsto dal Ddl Bilancio. "Il provvedimento - sottolinea il presidente, Fabio Mosca - potrebbe, se non correttamente interpretato e non affiancato da altri interventi a sostegno dell'allattamento naturale, penalizzare l'allattamento al seno" che ha molti più benefici per il neonato. Un conto è infatti prevedere un sostegno economico per l'acquisto del latte artificiale per le madri ed i bambini in cui l'allattamento materno non è praticabile per cause mediche ben documentate (cosa peraltro già prevista dalle normative vigenti), un altro discorso è destinare risorse ai casi di abbandono dell'allattamento al seno per vera o presunta mancanza di latte materno (ipogalattia e agalattia materna). Sono davvero pochissime le controindicazioni all'allattamento materno, che spesso viene interrotto non perché legato a una specifica patologia, bensì per la presenza di difficoltà che potrebbero essere facilmente superate, aiutando ed informando le mamme durante questo delicato momento.
I neonatologi esprimono un giudizio favorevole, invece, alla proposta di raddoppiare, nei primi sei mesi di vita del bambino, i permessi per le donne che lavorano, prevedendo riposi di quattro ore anziché due e l'adozione di una giornata di sensibilizzazione sul tema, "tutte iniziative utili a sostenere e diffondere la cultura dell'allattamento al seno".
Immediata la replica del viceministro alla Salute, Pierpaolo Sileri che ha voluto l'emendamento criticato dai neonatologi. "Quella sul bonus latte artificiale - dice Sileri - è una polemica che non deve e non può sussistere. Il bonus viene riservato a quelle donne che per patologia non possono allattare. Vi sarà un decreto attuativo che individuerà coloro che ne avranno diritto". Secondo il viceministro l'alternativa se una donna non può allattare è il latte artificiale, un sostituto del latte adeguato. "Non vedo dove può stare la polemica - conclude - è come dire non facciamo la legge perché altrimenti ci sarà qualcuno che fra le pieghe ne approfitterà. Qui non si tratta di approfittartene, ma di garantire un diritto a coloro che per ragioni mediche certificate chiare non possono allattare i figli".
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