Dal governo

Verso la stipula del Patto per la Salute 2019-2021: cronistoria di un'odissea

di Fondazione Gimbe

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24 Esclusivo per Sanità24

Ecco la cronistoria del Patto per la Salute 2019-2021 dal 1° gennaio al 5 settembre con Giulia Grillo ministro della Salute

1 gennaio - 5 settembre 2019: Ministro Giulia Grillo

•13 febbraio. Le Regioni definiscono la cornice politico-istituzionale per la stesura del Patto al fine di un primo confronto con la ministra Giulia Grillo, che tuttavia non si presenta al primo incontro ufficiale del 27 febbraio.
•14 marzo. La Ministra invia al presidente della Conferenza delle Regioni Bonaccini una contro-proposta, bocciata senza appello perché giudicata "invasiva".
•16 aprile. Nel secondo incontro ufficiale Governo e Regioni abbandonano l'ipotesi di una cornice politico-istituzionale, dando via libera ai tavoli tecnici.
•22 maggio. La Ministra convoca 11 gruppi di lavoro per la stesura del Patto: LEA e Piani di rientro, risorse umane, mobilità sanitaria, Enti vigilati, governance farmaceutica e dei dispositivi medici, investimenti, reti strutturali di assistenza territoriale sociosanitaria, fondi integrativi, modelli previsionali, ricerca, efficienza e appropriatezza utilizzo fattori produttivi.
•27 maggio. La bozza del Patto finisce sotto i riflettori per la clausola di salvaguardia che rischia di vanificare le risorse assegnate dalla Legge di Bilancio: le Regioni si irrigidiscono, recuperando poi la sintonia con la Ministra sulla necessità di abolire la clausola.
•8-10 luglio. Il Ministero della Salute organizza la "Maratona Patto per la Salute", kermesse per raccogliere le proposte di tutti gli stakeholder della sanità.
•17 luglio. La Ministra Grillo davanti alle Commissioni Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato dichiara che «le interlocuzioni con Regioni e Province autonome stanno proseguendo per arrivare ad […] un Patto per la Salute che restituisca alla sanità centralità nelle politiche del Paese».
Dal 5 settembre a oggi: Ministro Roberto Speranza.
•19 settembre. Luigi Icardi, neo-coordinatore della Commissione sanità delle Regioni, dichiara che «Sul Patto abbiamo ingranato la quinta […] e siamo già al 90% del lavoro […] con l'obiettivo di portare le nostre proposte all'attenzione della Conferenza delle Regioni del 26 settembre».
•25 settembre. Il Ministero invia alle Regioni un documento suddiviso in 15 schede tematiche, da cui viene definitivamente eliminata la clausola di salvaguardia finanziaria. Ma il Patto per la Salute non risultava tra i punti all'ordine del giorno del 26 settembre della Conferenza delle Regioni.
•2 ottobre. Le Regioni accolgono positivamente il documento, concordando sulla volontà di chiudere il testo entro ottobre.
•10 ottobre. Governo e Regioni stabiliscono di posticipare la scadenza per la stipula del Patto al 31 dicembre.
•24 ottobre. Il Ministro Speranza di fronte alle Commissioni congiunte Affari Sociali della Camera e Igiene e Sanità del Senato dichiara che «Ci sono le condizioni per dare un'accelerazione nelle prossime settimane e arrivare nel più breve tempo possibile all'approvazione di questo documento strategico».
•26 ottobre. Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Fiscale che sancisce lo slittamento della stipula Patto per la Salute al 31 dicembre 2019.
•30 ottobre. Rispetto all'impianto generale del Patto, ormai chiuso, il MEF esprime perplessità sul nuovo sistema di Piani di rientro e commissariamenti e sulla flessibilità dei tetti di spesa per il personale sanitario.
•13 novembre. Il Ministro Speranza esclude stralci del testo da parte del MEF con cui conferma una interlocuzione positiva e costruttiva.


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