Dal governo
Rinnovi contrattuali, Bonaccini: «Pacchetto sanità al rush finale». Garavaglia: «Ma il Governo non ha messo una lira»
di Rosanna Magnano
Dopo la chiusura oggi all’Aran del contratto del comparto delle Funzioni locali, le regioni si prparano a tirare le fila anche del pacchetto Sanità. «Ora stiamo lavorando - spiega il Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Stefano Bonaccini - perché si chiuda anche il contratto per il comparto Sanità».
A questo proposito il presidente del Comitato di settore-Sanità Massimo Garavaglia si augura, che «il risultato odierno sia di buon auspicio». «Tra l'altro – ha aggiunto Garavaglia - dopo aver sbloccato l'atto integrativo per il comparto sanità, il 19 febbraio abbiamo sbloccato anche l'atto integrativo di medicina convenzionata e di dirigenza sanitaria per cui si può procedere a chiudere tutto il pacchetto sanità». Fermo restando, sottolinea Garavaglia, che le Regioni fanno quello che possono con le risorse (poche) che ci sono: «Nonostante il Governo non ci abbia messo una lira - ribadisce - le Regioni riusciranno comunque a fare i contratti».
Ma diversi punti irrisolti restano sul tavolo. Per la dirigenza medica e sanitaria, che ieri ha sospeso lo sciopero previsto per il 23 febbraio , oltre all’ammontare delle risorse per onorare l’aumento in busta paga del 3,48 per cento, i sindacati sono in attesa di capire quale sia la massa salariale che sarà presa in considerazione. Per i medici ospedalieri la priorità sarebbe infatti di includere nella base di calcolo del monte salari anche l’indennità di esclusività. Una partita che da sola varrebbe 40 milioni in più per i medici dipendenti.
Sul fronte della convenzione dei medici di base, intanto, l’Intersindacale ha fissato un incontro per domani con l’obiettivo di concordare una linea comune. In ballo per la medicina generale ci sono tra l’altro il recupero degli arretrati economici dal 2010 e l'adeguamento della vacatio contrattuale - con l'indennità dello 0,75% - riconosciuta ad altri soggetti professionali del Ssn. L’idea della Fimmg è di stabilire con la Sisac un percorso negoziale concreto sulla rapida chiusura di un pre-accordo per poi arrivare a un Acn completo entro il 2018.
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