Dal governo
Ema, Gozi: «Battaglia durissima, Milano competitiva e con molti alleati»
di Rosanna Magnano
L'Italia si aspetta che per l'Ema venga appoggiata la «candidatura tecnicamente migliore» e cioè Milano, anche se la battaglia di lunedì prossimo a Bruxelles sarà «durissima». La questione, dice il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega agli Affari europei Sandro Gozi, «non è politica» perché prima viene la salute dei cittadini europei e dunque conta e deve contare soprattutto la validità tecnica della nuova sede dell'Agenzia.
Alla vigilia del la riunione di Bruxelles, nella quale Gozi rappresenterà l'Italia, si fanno i conti con tutti i possibili alleati: «È un peccato - dice Gozi - che la Germania ritenga Milano la candidata migliore per la nuova Ema e poi non la voti al primo turno». Il sottosegretario si riferisce alle dichiarazioni di ieri del ministro degli esteri tedesco Sigmar Gabriel , che ha affermato di essere personalmente favorevole a un secondo voto su Milano da parte della Germania che ha come candidata di bandiera l'ex capitale Bonn.
Ma la stessa Germania darà probabilmente più peso politico alla candidatura di Francoforte come sede dell’Eba, l’Autorità bancaria europea?
Non si tratta di peso politico, si tratta - afferma Gozi - di appoggiare la candidatura tecnicamente migliore che assicuri la salute dei cittadini europei e il buon funzionamento del mercato unico. Milano è la candidata migliore perché soddisfa questi criteri. Quindi la questione non è politica. Le priorità sono la salute dei cittadini e il mercato unico Ue.
Su quali alleanze potrà contare l’Italia?
Di alleati ne abbiamo tanti ma non dico assolutamente nulla su questo. È una gara durissima in cui siamo competitivi.
Riusciremo a battere l’asse dei paesi nordici che potrebbero convergere su Copenhagen o Bratislava?
Sarà una gara durissima (sorride il sottosegretario alla presidenza del Consiglio) e siamo competititivi
Il countdown in attesa del Consiglio per gli Affari generali Ue
L’Ema è l’Authority europea responsabile della valutazione scientifica, della supervisione e del monitoraggio della sicurezza dei medicinali nell'Ue. Ed è un organismo regolatorio essenziale per il funzionamento del mercato unico dei medicinali. Dopo la Brexit, l'agenzia dovrà ora essere trasferita dalla vecchia sede di Londra a una nuova città, da scegliere tra 19 candidate, che lo scorso primo agosto si sono ufficialmente messe in lista: Amsterdam, Atene, Barcellona, Bonn, Bratislava, Bruxelles, Bucarest, Copenaghen, Dublino, Helsinki, Lilla, Malta, Milano, Porto, Sofia, Stoccolma, Vienna, Varsavia, Zagabria. E il 20 novembre i 27 Stati membri prenderanno una decisione tramite votazione in occasione del Consiglio “Affari generali”.
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