Dal governo

Manovra 2018/ C’è il via libera del Governo. Nessuna misura sul superticket, sì ai contratti Pa e 1.500 ricercatori assunti

di Barbara Gobbi

«Una manovra snella e non fatta di lacrime e sangue. Un tassello molto importante sulla strada che l’Italia sta percorrendo, e che spero trovi un sostegno convinto nella maggioranza e in Parlamento». L’identikit della legge di Bilancio 2018, approvata dal Consiglio dei ministri e presentata in una rapida conferenza stampa dal premier Paolo Gentiloni insieme al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, è quello di una legge che certifica l’uscita del Paese dalla crisi, senza troppi “grilli per la testa”. Le risorse «sono limitate ma siccome noi riteniamo che siano ben indirizzate avranno un’efficacia maggiore, che rafforzerà la crescita», spiega Padoan. Che poi precisa: le coperture della Legge di Bilancio 2018 sono assicurate «in parte dall’utilizzo dello spazio dovuto, anche grazie alla maggiore crescita, a un aggiustamento inferiore e quindi abbiamo 0,6 punti percentuali in più. Poi il 40% delle coperture viene da tagli di spesa, il restante da aumento di entrate, ma non di cassa, bensì derivanti da efficientamento della riscossione, fatturazione elettronica e altre misure strutturali». Il ministro ha poi sottolineato che «secondo l’accordo con la Commissione europea, l’Italia può fare un aggiustamento inferiore, ma deve essere strutturale, quindi non abbiamo potuto utilizzare misure una tantum che peraltro, in parte, sono servite per misure relative al 2017 e inserite nel decreto fiscale della scorsa settimana.
«Ribadisco - ha proseguito poi il titolare dell’Economia - che questa manovra prosegue nel solco degli anni precedenti, permette di ottenere rafforzamento della crescita, più crescita e più robusta, come dimostra l'aumento dell'occupazione, e nello stesso tempo il consolidamento della finanza pubblica. Il deficit scende e il debito quest’anno cala. L'Italia è uscita da una fase di crisi finanziaria e sta entrando in una fase nuova».

I capitoli d’impatto sanitario. Come previsto, la manovra non interviene sul superticket sanitario. Il tema sarà con ogni probabilità affidato all’iter parlamentare del provvedimento. «Non ci sono misure specifiche su questo», ha detto Padoan.
Rinnovo del contratto per il pubblico impiego, investimenti strutturali, input alla ricerca: questi gli altri temi citati in conferenza stampa, d’impatto anche in ambito sanitario. Gentiloni ha ricordato «l’impegno preso per il rinnovo, finalmente dopo quasi dieci anni, dei contratti del pubblico impiego. Un risultato che certamente è importante ed è una risposta a richieste avanzate da tanti anni delle organizzazioni sindacali».
La nuova manovra sblocca anche l’assunzione di 1.500 ricercatori universitari. «Un segnale molto chiaro - ha affermato Padoan -: dopo molti anni si torna a dare linfa vitale all'Università, il Paese può e deve investire in capitale umano».

In un “pacchetto sociale”, rientra poi una serie di misure volte a potenziare il contrasto alla povertà, andando incontro alle fasce più deboli della società, e a sostenere il Sud.

Manovra leggera sul fronte delle pensioni: «Rispetteremo la legge in vigore», ha detto Gentiloni. «Ci sono diverse misure che riguardano, tre o quattro principali forme di incentivazione, anticipi pensionistici, Ape sociale, condizioni particolari delle lavoratrici, condizioni particolari dei contratti a termine e cose più specifiche».

Per le imprese private sono previste misure come super ammortamenti, iper ammortamenti, finanziamento del fondo di garanzia. Infine, le misure per contrastare l’emergenza disoccupazione giovanile. «L’occupazione sta migliorando, come si vede dai numeri, la fase critica è quella dei giovani, per cui - ha detto Padoan - viene introdotta una misura di decontribuzione importante, che permette di aggredire lo zoccolo duro della disoccupazione giovanile, quindi in una prima fase fino a 34 anni riducendo poi negli anni successivi l’età in cui si può fruire della misura».


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