Dal governo
Nella Nota di aggiornamento al Def, il Pil va a +1,5%. Ma la spesa sanitaria scende al 6,3% nel 2020
di Red.San.
Il Pil rivisto al rialzo - dall’1,1 per cento di aprile all’1,5% - e la spesa sanitaria al di sotto della soglia minima Oms, già a partire dal 2019 e malgrado una previsione di formale innalzamento delle risorse destinate al Ssn: 115 miliardi nel 2018; 116,1 mld nel 2019 (in percentuale sul Pil il 6,4%) e 118,6 miliardi nel 2020 (percentuale sul Pil pari al 6,3%).
La timida sferzata di ottimismo sull’aumento del Prodotto interno lordo reale, contenuta nella Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Def) 2017, approvata dal Consiglio dei ministri sabato 23 settembre e a cui è allegata la Relazione al Parlamento, non si riflette sulla Sanità. La Nota, propedeutica alla legge di Bilancio che dovrà essere presentata in Parlamento entro il 20 ottobre, aggiorna le stime del Governo sul quadro macroeconomico per l’anno in corso e il triennio successivo nonché gli obiettivi programmatici.
«Il quadro che emerge dai dati più recenti sul Pil - si legge nella Relazione al Parlamento - consente di rivedere al rialzo la previsione di crescita del Pil reale per il 2017della Nota di aggiornamento di 0,4 punti percentuali in confronto al Def, all’1,5 per cento. D'altro canto, la crescita del Pil nominale è rivista lievemente al ribasso, al 2,1 per cento, a fronte di una crescita del deflatore al di sotto delle attese (0,6 per cento a fronte dell'1,2 per cento previsto nel DEF). Anche le previsioni di crescita per i prossimi anni sono più positive rispetto ad aprile, sia pur nell'ambito di una valutazione che rimane prudenziale poiché è finalizzata ad una equilibrata valutazione della politica di bilancio. Si prevede infatti che il PIL reale aumenterà ad un ritmo dell'1,5 per cento all'anno anche nel 2018 e 2019, per poi decelerare moderatamente nel 2020, all'1,3 per cento, anche in relazione ad un rallentamento del commercio mondiale e a variazioni nei tassi d'interesse e di cambio».
E in sintesi: «L’approccio di politica economica che il Governo continua a ritenere più appropriato - è incentrato su un miglioramento graduale e nello stesso tempo strutturale della finanza pubblica, fondato sulla revisione della spesa, su una maggiore efficienza operativa nelle amministrazioni pubbliche e sul contrasto all'evasione e all'elusione fiscale».
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