Dal governo

Lorenzin su obbligo vaccini: «Legge avviata senza intoppi, Interventi su singole segnalazioni»

di Red.San.

«Laddove abbiamo avuto segnalazioni siamo intervenuti subito, anche parlando direttamente con le singole Asl, con le Regioni. Abbiamo avuto una grandissima collaborazione da parte del Miur e abbiamo cercato con le varie circolari di ottemperare a tutte le situazioni di criticità che potevano crearsi. Così come siamo intervenuti laddove c'erano situazioni che non ci sembravano congrue. Abbiamo, attraverso il 1500, avuto segnalazioni di casi, situazioni un po’ anomale, su cui abbiamo dato mandato agli uffici del ministero di intervenire».
Così la ministra della Salute Beatrice Lorenzin commenta l’avvio ufficiale della legge 119 che ha reintrodotto l’obbligo vaccinale per bambini e ragazzi tra zero e 16 anni che frenquentano le scuole, dai nidi ai primi due anni delle superiori. «Tra il caos e i singoli episodi c’è una bella differenza - continua Lorenzin -. Nella fase preparatoria di questi giorni non abbiamo avuto segnalazioni particolari. Il numero verde 1500, che è sempre attivo, ci ha aiutato tantissimo nella costituzione degli step che ci hanno avvicinato a questa data, perche è un orecchio sull'Italia. Abbiamo ricevuto tutti i tipi di telefonate possibili,da istituzioni scolastiche, singole Asl, i nonni, le mamme».

Il punto dalle Regioni. Intanto, dalle singole Regioni arrivano i primissimi bilanci di inizio d’anno. A cominciare dalla Regione più in contrasto con l’applicazione della legge, il Veneto: dove “non si sarebbero registrati problemi eclatanti”. A sostenerlo la dirigente scolastica regionale Daniela Beltrame che tiene a precisare che, per il momento, è prematuro poter parlare di «una visione dettagliata e completa della questione e soprattutto poter offrire un quadro statistico». Dalla Regione del Veneto viene fatto sapere che il servizio di vaccinazione ha retto alle richieste con tempi di attesa minimi e che la “macchina” ha funzionato perché attivata per tempo.
Sulle barricate la sindaca di Roma, Virginia Raggi: «La nuova normativa sulla prevenzione vaccinale - avvisa in una lettera indirizzata alle ministre della Salute Beatrice Lorenzin e dell’Istruzione Valeria Fedeli - è confusa, risulta poco chiara e viene infatti applicata in modo difforme da Regioni e Comuni in tutta Italia. Questa situazione - spiega la prima cittadina di Roma - rischia di generare una discriminazione tra cittadini di serie A e di serie B rispetto alla loro collocazione geografica». Raggi chiede che siano «inoltre fornite indicazioni dettagliate sugli aspetti organizzativi e sulle procedure di non ammissione o di allontanamento dei bambini non provvisti di adeguata documentazione, così da poter rispondere alle legittime preoccupazioni delle famiglie e degli operatori scolastici, ed evitare problemi di ordine pubblico - continua -. Nel rispetto del leale principio di collaborazione tra le istituzioni, invito il Governo a definire con l'Anci modalità operative condivise e ad ascoltare gli Enti locali che i più vicini alle istanze e alle esigenze dei cittadini».
Un approfondimento dettagliato arriva dalla Toscana: qui sono aumentate del 350%, le prenotazioni per le vaccinazioni nei territori che fanno capo all'Asl Toscana centro, ovvero Empoli, Firenze, Pistoia e Prato. Solo ieri, spiega la Asl, sono state 370 nella fascia di età 0-6 anni contro le 107 dello stesso lunedì del 2016. Da oggi fino al 29 dicembre 2017 le prenotazioni nella stessa fascia di età sono 8.105, per i maggiori di 6 anni 5426. Intanto, dalle verifiche fatte dalla Asl sugli elenchi inviati dalle scuole, pari a 43.177 iscritti ai nidi e alle materne degli stessi territori della Toscana centro, per circa 7.000 bambini «sarà necessario svolgere, in collaborazione con le famiglie e i pediatri di fiducia, un approfondimento per quanto riguarda il rispettivo profilo vaccinale».
Riguardo all'aumento delle prenotazioni Renzo Berti, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl, commenta: «I dati attuali paiono confermare un incremento della domanda di vaccinazioni, che è l'obiettivo sostanziale della nuova legge. È certo presto per poter fare un bilancio ma appare questa la tendenza delle richieste cui si sommano quelle di richieste di verifiche o informazioni che affluiscono alla nostra Azienda sanitaria».


© RIPRODUZIONE RISERVATA