Dal governo
Vaccini, Lorenzin: «Una norma transitoria sia per quest’anno sia per l’entrata a regime del decreto»
«Forniremo una specie di vademecum su cosa accade e quali sono i tempi, perché ovviamente abbiamo previsto una norma transitoria per questa fase del 2017, che eviterà qualsiasi tipo di problema burocratico alle famiglie, alle Asl e alle scuole». Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin in merito al decreto sui vaccini a margine della visita allo stand del Centro nazionale trapianti a Roma, presso Villa Borghese, in occasione della XX Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti che si svolgerà domenica prossima con iniziative in tutta Italia. «Appena uscirà il decreto - ha spiegato il ministro - faremo una conferenza stampa in cui daremo tutte le indicazioni perché nel decreto abbiamo previsto una corposa norma transitoria sia per quest'anno sia per l'entrata a regime. Faremo delle schede in cui daremo tutte le informazioni ai genitori sui tempi, sulle modalità, sul certificato, su come farlo. Abbiamo avuto già ieri un incontro con il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, avremo un incontro con le Regioni, per cercare di uniformare al massimo il servizio Regione per Regione ma soprattutto daremo una specie di vademecum su cosa accade e quali sono i tempi. Il decreto ha preso la sua strada- ha aggiunto - la data di pubblicazione non dipende da noi, ma dal percorso che sta facendo. Ora andrà alla presidenza della Repubblica. Ci sono i tempi normali, di prassi».
Da parte sua, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli ha spiegato il senso dell’obbligo vaccinale a scuola. «Dobbiamo tutti accompagnare i genitori e far comprendere l'importanza dei vaccini», ha detto Fedeli parlando con docenti e studenti della facoltà di Medicina dell'Università di Salerno. «Prima - ha proseguito - c’era anche un elemento di difficoltà economica, perché i vaccini raccomandati costavano, adesso sono gratuiti. Dobbiamo solo recuperare il coinvolgimento e la responsabilizzazione dei genitori».
La titolare del Miur ha sottolineato che «c’è una proposta del Miur inserita nel decreto per i bambini che non possono essere vaccinati perché fragili. Nelle scuole dove ci sono questi bambini - ha sottolineato - tutti devono essere vaccinati. È una cultura di civiltà che mette tutta la comunità in condizione di salute e benessere e di rispetto dei diritti dei bambini fragili».
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