Dal governo

Il 28 maggio Giornata del sollievo, la mappa delle iniziative. Fimmg: «Per 8 Mmg su 10 dolore problema rilevante»

Torna il 28 maggio la Giornata nazionale del Sollievo, ovvero il sollievo dal dolore per chi è
arrivato alla fine della vita a causa di una malattia e ha bisogno di terapie e farmaci efficaci quanto di cura umana. Centinaia le manifestazioni previste per la XVI Giornata presentata oggi e promossa dal Ministero della Salute, dalla Conferenza delle Regioni e dalla Fondazione Nazionale Gigi Ghirotti. «Dietro la terapia del dolore c'è un'azione di civiltà, un accompagnamento dolce, estremamente importante per le famiglie», ha commentato il ministro Beatrice Lorenzin intervenendo alla presentazione.

L'Osservatorio di monitoraggio delle cure palliative, istituito dalla Fondazione e coordinato dall'ex ministro Livia Turco, ha sottolineato che secondo le rilevazioni la legge è ancora oggi poco nota: il 63% dei cittadini intervistati non la conosce. L'analisi fornisce però un dato molto positivo: le persone che sono state prese in carico dai centri di terapia del dolore e dagli hospice ne sottolineano la dote di qualità umana e professionale.

«Colpisce constatare - ha dichiarato l'ex ministro Turco - che troppe persone vivono nella solitudine dell'inguaribilità». E ha lanciato un appello: «La lotta al dolore deve essere una
priorità nell'agenda politica di chi governa, occorre impegnarsi affinché nessuno resti solo di fronte alla malattia». «Non possiamo lasciare gli incurabili all'eutanasia», ha aggiunto il presidente della Fondazione Isal William Raffaeli, «vogliamo occuparci di loro e dargli una casa».

Per il 2017 il premio Gerbera d'oro, attribuito alla struttura sanitaria che si è distinta nell'affrancamento dal dolore inutile, è stato assegnato alla Lombardia per il progetto
dall'ospedale Niguarda.

La mappa delle iniziative
La celebrazione della Giornata Nazionale del sollievo è l'occasione per compiere passi in
avanti nella diffusione della cultura della lotta al dolore. Quest'anno la Segreteria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome ha “censito” 135 iniziative promosse ed
organizzate in 16 regioni. Tra le manifestazioni per una maggiore sensibilizzazione della opinione pubblica, quella prevista in Abruzzo a Chieti-Montesilvano (Pe) dove si svolgerà un Convegno cui farà seguito un torneo di beneficenza promosso dall'Associazione Medici Calcio.

In Campania è stato promosso ed organizzato dall'Osservatorio regionale Cure palliative e Medicina del dolore un premio giornalistico intitolato “Cure Palliative. Mai più ultimi!”.

Nel Lazio, a Roma presso la Fondazione Policlinico universitario Agostino Gemelli, si celebrerà domenica 28 maggio la XVI Giornata Nazionale del Sollievo e sarà una Giornata di festa e di riflessione sul tema. La manifestazione è sostenuta anche dall'Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della CEI, prevede due tavole rotonde.

Un ciclo di seminari volti a esplorare le diverse forme del dolore, verificando anche aspetti nell'ambito carcerario, verrà realizzato in Emilia Romagna; attenzione che in Friuli Venezia Giulia l'Assessorato alla Salute pone alla situazione dei bambini e al tema dell'ospedale senza dolore, con il coinvolgimento dei piccoli ricoverati in attività ludiche e artistiche .

In Lombardia, si punta sul docufilm “The perfect circle” per sensibilizzare la popolazione
sul delicato tema della sofferenza fisica e morale. Infine a Grosseto, in Toscana, è previsto un concerto della “Banda Bassotti” con alunni della Scuola Media Galileo Galilei. I dettagli relativi alle manifestazioni in programma possono essere consultati sul sito www.regioni.it dove è stato pubblicato il “Dossier dei 135 eventi contro il dolore”.

Fimmg: per 8 medici di famiglia su 10 il problema “dolore” è decisamente rilevante
Per 8 medici di medicina generale su 10 il problema del “dolore” è decisamente rilevante nella pratica quotidiana. Oltre il 70% lo considera molto o estremamente rilevamente. È quanto emerge da un breve questionario sulla gestione del paziente affetto da dolore
realizzato dal Centro studi della Fimmg a cui hanno partecipato quasi 600 mmg. I risultati sono stati presentati oggi durante un convegno al ministero della Salute. Al paziente viene normalmente prescritta la terapia alla prima visita (il 90% dei professionisti riferisce che questo accade spesso/sempre); molto meno costante è l'uso delle scale di valutazione.

I pazienti con dolore sono normalmente presi in carico dal medico di famiglia e vengono inviati raramente a visita specialistica algologica (il 76% dei medici riferisce di farlo «poche/alcune volte»). Quasi l'intero campione (il 96%) dice di sapere dell'esistenza della Legge 38/201, che è conosciuta bene da circa 1/3 dei medici. Oltre la metà (il 54,1%) tuttavia riferisce di conoscerla in modo approssimativo.

Differenze sul territorio nazionale emergono sulla diffusione della rete delle cure palliative. Risponde che tale rete è presente il 92% dei mmg del Nord, il 79% del Centro e il 72% del Sud. Tra i medici che operano dove la rete delle cure palliative è presente, la maggioranza
(51%) afferma di seguire i propri pazienti anche come componente di équipe, con una certa discordanza sul territorio nazionale (di più al Nord, meno al Centro e al Sud).

«In linea con i dati – spiega Paolo Misericordia, responsabile del Centro Studi della Fimmg - la soddisfazione dei medici rispetto al livello di integrazione con la rete delle cure palliative dei malati sul territorio, è più elevata al Nord e al Centro (molto/abbastanza soddisfatti l'81% e il 70% rispettivamente) che al Sud, dove risultasoddisfatto solo il 43% dei medici».


© RIPRODUZIONE RISERVATA