Dal governo

Lorenzin, alle Regioni andranno gli 800 mln dei Lea 2016 quando il Dpcm sarà adottato

Parola di ministra: non appena i Lea saranno adottati dal Consiglio dei ministri le Regioni riceveranno gli 800 mln del 2016. Lo ha detto mercoledì scorso Beatrice Lorenzin in commissione Affari sociali della Camera nella seduta in cui è stato approvato il parere della stessa commissione sul Dpcm-Lea. La precisazione della ministra è giunta in seguito a una domanda di Margherita Miotto (Pd), in considerazione delle preoccupazioni sul pericolo di uno stop di quei pagamenti, come aveva lasciato capire la rappresentante dell'Economia in una precedente audizione in commissione Igiene al Senato.
Ecco, testuali, le parole della ministra. «In merito al quesito formulato dalla deputata Miotto, concernente il « destino » degli 800 milioni di euro previsti per i nuovi Lea per il 2016, che non sono stati erogati alle regioni, rappresenta che, nel rispetto di quanto previsto dal comma 555 dell’articolo 1 della legge di stabilità del 2016, l'erogazione alle regioni dei suddetti 800 milioni destinati ai nuovi Lea avverrà solo a seguito dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento dei Lea. Pertanto, considerato che il perfezionamento del provvedimento in esame dovrebbe intervenire entro la fine del mese in corso, l’erogazione non potrà che avvenire nel 2017, in un'unica soluzione. Peraltro, ciò incide solo sull'erogazione dei flussi di cassa per le Regioni che, ai sensi della legislazione vigente, devono iscrivere sui loro bilanci l'intero stanziamento di competenza 2016, ivi compresa la quota degli 800 milioni di euro, oggetto di ripartizione all'interno del riparto del Fondo sanitario nazionale 2016, su cui è stata acquisita l'Intesa il 14 aprile 2016. La loro iscrizione contabile, pertanto, concorre alla formazione del risultato di esercizio degli enti del Servizio sanitario regionale dell'anno 2016. Precisa inoltre che, come di consuetudine, il Ministero dell'economia e delle finanze impegna ogni anno tutta la quota annuale di Fondo sanitario nazionale (quota indistinta e vincolata) proprio per evitare che vadano in economia le relative somme: ne consegue che le somme non erogate quest'anno non vanno in economia, ma costituiscono residui disponibili nel bilancio statale per la relativa erogazione, che viene effettuata appena si realizzano le condizioni richieste, cioè, nel caso di specie, non appena sarà stato adottato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di aggiornamento dei Lea».


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