Dal governo
L’Istat certifica la crisi nera della natalità
di B.Gob.
Le nascite in Italia sono decisamente in caduta libera, e trasversale. Diciassettemila i venuti al mondo in meno rispetto al 2014 (-91mila sul 2008) e in tutte le nazionalità: pesano più le italiane, come da tradizione, ma la diminuzione riguarda anche, per il secondo anno consecutivo, i nati da coppie in cui un solo genitore sia straniero. Sono quasi 101mila nel 2015, pari al 20,7% del totale dei nati a livello medio nazionale (circa il 29% nel Nord e solo l’8% nel Mezzogiorno). Idem per le famiglie con entrambi i genitori non italiani: i nati nel 2015 scendono a 72.096 (quasi 3 mila in meno rispetto al 2014) ed è in flessione anche la loro quota sul totale delle nascite (pari al 14,8%).
Questo certifica l’Istituto nazionale di statistica, che tratteggia - certo non per la prima - il trend di un Paese che invecchia e non si rinnova. Chi arriva da oltrefrontiera, poi, sembra incorporare il “freno” dei nativi e progressivamente scoraggiarsi rispetto all’attitudine a fare figli. Inevitabile attribuire questa battuta d’arresto alla condizione socio-economica del Paese.
Nel 2015, nel complesso, sono stati iscritti in anagrafe per nascita 485.780 bambini. I nati da genitori entrambi italiani scendono a 385.014 nel 2015. Oltre 95mila in meno negli ultimi sette anni: “colpa” del combinato disposto secondo cui, da una parte, le donne italiane in età riproduttiva sono sempre meno numerose e, dall’altra, mostrano una propensione ad avere figli sempre più bassa. Il 9,3% delle madri italiane ha più di 40 anni, quota che supera quella delle madri under25 (8,2%).
La flessione dei nati - spiegano dall’Istat - è in parte effetto del forte calo dei matrimoni registrato nello stesso periodo (circa 52 mila nozze in meno tra il 2008 e il 2015). I nati all’interno del matrimonio continuano a diminuire sensibilmente, nel 2015 sono 346.169 (quasi -120 mila in soli 7 anni). Mentre i nati da genitori non coniugati (quasi 140 mila nel 2015) sono, invece, sempre in crescita e rappresentano il 28,7% del totale delle nascite superando il 31% al Centro-Nord.
In generale, l’8,3% dei nati nel 2015 ha una madre di almeno 40 anni, il 10,3% una sotto i 25 anni di età. Infine, prosegue la diminuzione della fecondità in atto dal 2010. Il numero medio di figli per donna scende a 1,35 (1,46 nel 2010). Le donne italiane hanno in media 1,27 figli (1,34 nel 2010), le cittadine straniere residenti 1,94 (2,43 nel 2010).nel 2015 scendono a 72.096 (quasi 3 mila in meno rispetto al 2014).
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