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Livelli essenziali di assistenza, ecco il testo definitivo licenziato dal Mef e inviato dalla Salute alle Regioni

di Red.San.

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Anteprima. Confermato l’impatto complessivo pari a 771,8 milioni di euro, i Lea - vistati finalmente dal ministero dell’Economia e delle Finanze - sono stati trasmessi con tutti gli allegati dall’Ufficio di Gabinetto del ministero della Salute nella loro versione definitiva alle Regioni, cui dovrebbero essere sottoposti per l’Intesa necessaria, come ha annunciato nei giorni scorsi la ministra Beatrice Lorenzin, entro il mese di settembre.

Tra i “punti forti” del provvedimento, l’aggiornamento dei nomenclatori protesi e ausili e della specialistica ambulatoriale, l’inserimento di adropatia e ludopatia, l’ampliamento dell’elenco delle patologie rare, la revisione del decreto ministeriale che rivede e corregge il Dm sull’appropriatezza prescrittiva, la legge sugli screening neonatali obbligatori, approvata dalla commissione Igiene e Sanità del Senato .

I nuovi “Livelli” non resteranno fermi per decenni, come è successo alla versione oggi in vigore del 2001: spetterà alla Commissione nazionale per l’aggiornamento dei Lea e la promozione dell’appropriatezza nel Ssn formulare la proposta di aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza per l’anno 2017 entro il 28 febbraio prossimo. La priorità nella revisione saràa assegnata alla ridefinizione delle prestazioni o alla modifica delle loro modalità erogative, «garantendo il mantenimento della compatibilità tra risorse e prestazioni da erogare in maniera omogenea sul territorio nazionale, secondo le modalità erogative appropriate, da finanziare in base alla quota d’accesso».

L’articolo 5 dello schema d’Intesa tocca il tema degli Interventi di appropriatezza prescrittiva: spetterà a un Accordo Stato-Regioni individuare i criteri e le modalità per verificare che il comportamento prescrittivo dei medici sia «conforme alle comdizioni di erogabilità e alle indicazioni di appropriatezza», di cui al Dpcm allegato all’Intesa sui Lea. In sede di revisione dei contratti, saranno poi individuate le modalità di applicazione della riduzione del trattamento accessorio e delle quote variabili «a seguito di accertata non conformità dei comportamenti prescrittivi».


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