Dal governo
La Gdf scopre 3.300 evasori totali, sanità in prima fila
di Marco Mobili (da Il Sole 24 Ore di oggi)
Danni erariali per 2 miliardi segnalati alla Corte dei Conti nei primi 5 mesi del 2016 dalla Gdf. A questi si devono aggiungere i 360 milioni di finanziamenti europei e nazionali indebitamente richiesti e scovati dai reparti sul territorio. Sul fronte dell'evasione fiscale, invece, sono 3.300 gli evasori totali scoperti dalla Guardia di Finanza, 840 le società fantasma costituite per sfuggire al fisco e già 220 i casi di trasferimento indebito all'estero di redditi societari. La lotta all'evasione fiscale internazionale resta al centro dell'attività di controllo della Guardia di Finanza anche alla luce dei risultati conseguiti nel 2015 e ricordati ieri dal ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan nel corso del 242° anniversario dalla fondazione della Guardia di Finanza. «A fronte di 444 interventi eseguiti dai reparti – ha sottolineato il ministro - la base imponibile lorda proposta per il recupero a tassazione ammonta a 30 miliardi di euro di cui 21 miliardi per residenze fittizie di persone fisiche e società, 7 miliardi per stabili organizzazioni e 2 miliardi per transfer pricing». Non solo. Per Padoan «i comportamenti illeciti riconducibili ai crimini economico-finanziari, oltre ad avere un impatto inaccettabile di natura sociale ed economica, possono minare alla base la stessa credibilità di un Paese e il rapporto di fiducia tra Stato e cittadini, che legittimamente chiedono di avere istituzioni efficienti e vicine ai loro bisogni».
Per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio consegnato al nuovo comandante generale Giorgio Toschi, «la Guardia di Finanza si affermata quale insostituibile presidio della legalità e fedele garante dell'interesse pubblico, dei cittadini e delle imprese». Nel festeggiare ieri anche il bicentenario del servizio navale del corpo, Mattarella ha poi decorato la bandiera di guerra con la medaglia d'oro al valore per il contributo della Gdf nell'emergenza migranti di questi ultimi anni.
Ma la strada è ancora lunga, stando al bilancio dei primi cinque mesi di attività del 2016 delle Fiamme Gialle. Oltre ai 3.330 evasori totali, le Fiamme Gialle hanno svolto oltre 5.300 verifiche e 9.500 controlli mirati nei confronti di cittadini e imprese “selezionate” sulla base di specifici indicatori di rischio realizzati grazie all'incrocio delle banche dati con le informazioni di intelligence e con quelle raccolte sul territorio. Su 5.000 reati fiscali contestati sono stati 4.440 i contribuenti denunciati. Nel 65% dei casi si è trattato di illeciti gravi come l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, la dichiarazione fraudolenta, l'occultamento di documentazione contabile. Il ricorso, poi, al sequestro di patrimoni e disponibilità finanziarie nei confronti degli autori delle frodi fiscali più gravi ha bloccato circa 300 milioni.
Spiccano anche le frodi nel settore dei carburanti: dai 1.500 interventi effettuati è emersa l'immissione “in nero” sul mercato di circa 100mila tonnellate di prodotti energetici. La lotta al contrabbando, invece, ha impegnato la Gdf in 3.100 interventi con oltre 100 tonnellate di tabacchi lavorati sequestrati. Sul fronte dei giochi 1.900 sono gli interventi sul territorio con 700 beni e attività sequestrate, tra apparecchi e punti clandestini di raccolta.
Il contrasto allo sperpero di denaro pubblico è l'altro obiettivo strategico della Gdf. Per reati contro la Pa sono stati denunciati 1.850 soggetti(118 gli arrestati) mentre ammontano a 2.800 i “furbetti” dell'Isee sanzionati in questi primi 5 mesi per aver beneficiato indebitamente di prestazioni sociali agevolate o di esenzioni dai ticket sanitari. Nel campo dei reati fallimentari i reparti hanno segnalato all'autorità giudiziaria 2.200 responsabili (85 arrestati), mentre sui reati societari, bancari e di gestione del risparmio le denunce ammontano a 600.
Intanto via libera all'avvicendamento al nucleo di polizia tributaria di Roma: il colonnello Cosimo Di Gesù lascia l'incarico a Paolo Compagnone per assumere il comando provinciale della GdF di Roma. E il generale Giuseppe Magliocco dal “provinciale” torna a Via XXI aprile per un nuovo incarico.
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