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Nuovo Iss, telemedicina e Hta al centro

di M.T.

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24 Esclusivo per Sanità24

Non è un caso che siano dedicati a valutazione delle tecnologie per la salute e alla telemedicina due dei nuovi centri che compongono il nuovo volto dell’Istituto superiore di Sanità. Oltre alle competenze storiche riunite e armonizzate nei sei Dipartimenti, soprattutto nei Centri il nuovo regolamento ha collocato i nuovi bisogni di salute e le domande più innovative con i quali deve necessariamente confrontarsi un moderno Servizio sanitario nazionale.
«Il numero maggiore di Centri rispetto al passato risponde a una migliore armonizzazione delle competenze - afferma Del Favero - abbiamo cercato di riunire le competenze prima sparse in diverse strutture, evitare i duplicati e separare più rigorosamente la ricerca del controllo, conservando la ricchezza di entrambe le competenze ma utilizzandole più rigorosamente». Nasce quindi il Centro nazionale per l’health tecnology e assessment pensato per lavorare sull’eccellenza clinica, per osservare e misurare i percorsi clinici e assistenziali con l’obiettivo di trovare modelli utili all’ottimizzazione delle risorse del Servizio sanitario nazionale e migliorarne la qualità e gli standard.
Scopi simili e strumenti diversi animano invece gli obiettivi del nuovo Centro nazionale per la telemedicina e le nuove tecnologie assistenziali istituito per studiare strategie di supporto al Servizio sanitario nazionale attraverso le nuove tecnologie informatiche, essenziali per accelerare e razionalizzare molti processi e nell’ottimizzazione dei costi in sanità. L’attività epidemiologica, diffusa in alcuni casi nei registri e potenziata nei dipartimenti competenti attraversa trasversalmente tutto l’istituto. Per la promozione degli stili di vita viene istituito il Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute che nasce per ricercare, individuare e sostenere le strategie nazionali e internazionali degli interventi per la promozione della salute, basati sulle evidenze, oltre che per valutarne il loro effetto.
Gli stili di vita sono in parte anche l’oggetto dell’attività del Centro nazionale dipendenze e doping nato anch’esso per supportare le politiche nazionali di contrasto di questi fenomeni attraverso attività di sorveglianza, prevenzione, consulenza e ricerca oltre che per definirli e tentare di ridurne l’impatto. La maggiore consapevolezza sempre più evidente in letteratura scientifica della diversità biologica tra uomini e donne e della necessità di diverse strategie di ricerca per l’individuazione di strategie terapeutiche mirate che rispettino questa diversità si rispecchia nell’istituzione del nuovo Centro di riferimento per la medicina di genere.
Sempre a proposito di diversità, ma intesa in un diverso contesto, quello dell’equità in salute, è stato istituito il Centro di salute globale. Attraverso attività di ricerca clinica e operativa e sui sistemi sanitari, mediante progetti di cooperazione internazionale, attività di formazione e costruzione di reti nazionali e internazionali il nuovo Centro lavorerà per contribuire a combattere le disuguaglianze dell’accesso alle cure.

M.T.

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