Dal governo
Assobiomedica: la corruzione distorce la concorrenza e fa male a imprese e Ssn
«Il segnale forte lanciato oggi con la sottoscrizione del protocollo d’intesa per prevenire la corruzione rappresenta uno stimolo importante per aggredire le inefficienze generate da una gestione poco etica e trasparente della Sanità. Occorre avviare una lotta seria e concreta contro la corruzione attraverso regole chiare e condivise. Le imprese associate ad Assobiomedica da anni si sono dotate di un codice etico e di modelli di organizzazione, gestione e controllo al loro interno per arginare episodi di corruzione, attuando procedure specifiche di vigilanza e attività di formazione rivolte ai propri collaboratori». Così il presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio, ha commentato il protocollo d’intesa siglato tra la ministra Beatrice Lorenzin e il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone.
«Comportamenti poco etici – ha dichiarato il presidente di Assobiomedica, Luigi Boggio - introducono una distorsione della concorrenza sul mercato che fa male alle imprese. Sulla base di questi principi, della legge 231/2001 e della norma anticorruzione (190/2012) le imprese aderenti ad Assobiomedica si sono date un codice etico rigoroso, che rappresenta un impegno serio nel rispetto di criteri di sobrietà, appropriatezza e trasparenza di comportamento. Si tratta di un aspetto fondamentale per la vita e la credibilità delle nostre imprese sul mercato».
Per Boggio, dunque, è necessario «un supporto forte da parte delle istituzioni nei confronti delle realtà che, come la nostra, si impegnano a portare la cultura della legalità nel mercato». E anche con questo obiettivo Assobiomedica ha sottoscritto negli ultimi anni una serie di protocolli d'intesa con diverse società scientifiche per collaborare in modo etico anche e soprattutto nella formazione medico-scientifica. «Ci auguriamo - ha concluso - che questo impegno venga riconosciuto come serio tentativo di leale e trasparente collaborazione tra attori del sistema».
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