Dal governo

Federmanager: nella sanità dirigenti certificati

di Francesco Prisco (da Il Sole 24 Ore)

Dall'ok all'istituzione di un albo per i dirigenti di settore «che certifichi le competenze» all'incentivazione dell'utilizzo di fondi privati e polizze assicurative, fino a un rilancio generalizzato delle politiche di prevenzione. Tutti temi che, per la metà di aprile, finiranno nero su bianco in un documento che arriverà sulla scrivania del ministro della Salute Beatrice Lorenzin.
Un documento su carta intestata di Federmanager, l'associazione che rappresenta i dirigenti a lavoro sia per il pubblico che per il privato. Il sindacato dei manager ha infatti costituito una commissione tecnica che si occuperà di fornire proposte per migliorare la Sanità italiana nel suo complesso e sostenere una filiera che, da sola, vale all'incirca l'11% del Pil del Paese. Con la Lorenzin c'è già stato un primo incontro a febbraio scorso e, a quanto risulta al Sole 24 Ore, ce ne sarà un altro a metà aprile, nel quale Federmanager consegnerà al ministro un documento organico con la propria ricetta per rilanciare il comparto. «Rappresentiamo – spiega Stefano Cuzzilla, presidente di Federmanager - un management che nel campo del benessere, del biomedicale, del farmaco, della tecnologica e dei medical device è tra i più interessanti e competitivi a livello internazionale. È un patrimonio di valore di cui tener conto quando si parla del futuro della Sanità italiana». Esperienze concrete che saranno messe adesso a disposizione del decisore pubblico.

Ok alla sfida dell’albo dei manager
I dirigenti, tanto per cominciare, fanno propria l'istituzione di un albo del management del settore sanitario voluta dal ministro Lorenzin: «È una sfida impegnativa – spiega Cuzzilla – ma la raccogliamo senza esitazione. Siamo per la certificazione delle competenze, un sistema che, guardando per esempio l'ambito della sanità, tutela le utenze e al tempo stesso valorizza le professionalità». La sanità che hanno in mente i dirigenti passa per un modello virtuoso di cooperazione tra pubblico e privato, in cui un ruolo di primo piano dovranno svolgerlo i fondi. «Federmanager – sottolinea il presidente - ha costruito negli anni un sistema di fondi di assistenza sanitaria integrativa, alcuni di natura negoziale che sono innovativi e qualificati per numero di iscritti, network sanitario e ampiezza di intervento. La nostra esperienza può rappresentare un valido modello di lavoro dal quale partire». Un aspetto imprescindibile, nell'agenda di Federmanager per il settore, sarà quello della prevenzione: «Con il ministro Lorenzin – continua Cuzzilla - abbiamo condiviso l'impegno per un'azione di promozione della prevenzione sanitaria, a partire da quella primaria. Questo è un tema su cui l'integrazione pubblico-privato è vincente e su cui – conclude il presidente di Federmanager - si possono costruire sinergie di assoluto vantaggio».


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