Dal governo
Spending review: al via scure su consulenze mobili e pc
Parte la nuova fase di spending review per la pubblica amministrazione. Le revisione della spesa prosegue sulle linee guida tracciate negli ultimi anni, in primis con il maxi-blocco del turnover al 25% previsto dalla legge di stabilità, ma va avanti anche con operazioni più chirurgiche: dallo stop agli acquisti di auto per l'intero anno, fino al taglio delle spese per i mobili, i computer e le consulenze.
In una circolare che incorpora le disposizioni della legge di stabilità e del Milleproroghe, la Ragioneria generale dello Stato ricorda alla platea degli enti pubblici (tra gli altri enti di previdenza, Inail, Camere di Commercio, Università, Autorità indipendenti ecc...) quali sono i nuovi obblighi da rispettare nei bilanci di previsione 2016, invitando i ministeri a vigilare ciascuno sugli enti ed istituti di propria competenza.
Si parte quindi dalle consulenze che lo scorso anno, secondo una recente relazione della Funzione pubblica, sono aumentate di ben il 60%. In base a quanto previsto dalla legge di stabilità, se dal primo gennaio 2016 si vorrà ricorrere a consulenti o collaboratori esterni non si potrà spendere più del 20% di quanto speso nel 2009. Paletti strettissimi sono posti anche all'acquisto di mobili, tavoli, sedie, armadi e altri elementi di arredamento. Nessuna amministrazione, recita il documento firmato dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, potrà «effettuare spese di ammontare superiore al 20% della spesa sostenuta in media negli anni 2010 e 2011 per l'acquisto di mobili ed arredi, se non destinati all'uso scolastico e dei servizi all'infanzia».
La Ragioneria ricorda inoltre che per l'acquisto di pc, prodotti informatici e connessioni ad internet, la legge di stabilità 2016 ha introdotto l'obbligo per le amministrazioni pubbliche e tutte le società inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, di provvedere «esclusivamente tramite Consip o soggetti aggregatori». Una procedura che si affianca all'obiettivo di risparmio di spesa annuale, da raggiungere alla fine del triennio 2016-2018, pari al 50% della spesa annuale media per la gestione corrente del solo settore informatico, relativa al triennio 2013-2015. L'attuale legislazione prevede infine il divieto di acquisto di nuove auto o di stipula di contratti di leasing sino al 31 dicembre 2016 (anche se una proposta di legge in esame in Parlamento punta ad estendere il limite fino al 2017).
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