Dal governo
Si sblocca il piano vaccini: disco verde dell’Economia. Costerà 300 milioni all’anno
di Er.Di.
Con il via libera da parte del ministero dell’Economia si sblocca il piano vaccini 2016-2018 che da novembre, dopo l’ok della StatoRegioni, era fermo sul “tavolo tecnico” convocato per sciogliere gli ultimi nodi. Quelli più intricati che riguardavano proprio la dote finanziaria del piano. Un dettaglio non secondario che in piena querelle fu derubricato e inserito nella più complessa partita sulla legge di Stabilità. Oggi, a bocce ferme, le risorse necessarie sono state confermate: si tratta di quei 300 milioni all'anno richiesti dalle Regioni , ora confermate da via XX Settembre, che spianano la strada all'accordo definitivo.
Per il ministero si tratta di un piano necessario dal momento che i dati mostrano una flessione delle coperture vaccinali, scese al 95% del totale: una soglia che non può essere oltrepassata per garantire l'eradicazione della circolazione di virus e batteri responsabili delle malattie prevenibili con vaccino. E' importante, dunque, porre le basi per garantire una copertura adeguata e l'uniformità dell'offerta vaccinale su tutto il territorio e per tutte le fasce sociali, per mantenere il Paese libero dal virus della Polio e perseguire attivamente l'eradicazione di morbillo e rosolia, come recitano gli obiettivi dell'Organizzazione mondiale della sanità.
Il Piano, inoltre, oltre a revisioni da parte dell’Istituto superiore di sanità (Iss), prevede sanzioni per i medici contrari all’immunizzazione. Una frase controversa che ha scatenato decise prese di posizioni. A più riprese, tuttavia, è stato confermato che si tratta esclusivamente percorsi di concertazione con gli Ordini e le associazioni professionali e sindacali per cogliere l'obiettivo condiviso di garantire adeguate coperture vaccinali.
Richiamato, infine, l'obbligo di vaccinazione per gli alunni per i quali il divieto di frequentare le lezioni non scatterebbe con l'approvazione del Piano ma «da una normativa aggiornata che dovrà garantire la protezione degli individui e delle comunità, con misure correlate, come, ad esempio, l'obbligo di certificazione dell'avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal calendario per l'ingresso scolastico». Insomma, ci vorrà una norma di legge ad hoc. Che il Piano, però, caldeggia.
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