Dal governo

La Sanità con 301 mln è la regina (dopo la scuola) delle consulenze nella Pa. Ecco il rapporto Madia

di R. Tu.

Al grande valzer della consulenze della Pa, la Sanità recita sempre un ruolo da regina. Anzi, da vice regina, soltanto dopo la scuola. Nel 2014, a fronte di una crescita boom totale della spesa pubblica del 61,32% per consulenze, passata da 737,8 mln a 1,190 mld, il Ssn resta nel gruppo di testa come quarto in assoluto per numero di consulenti che peraltro sono cresciuti del 10,3%. Ma seconda come spesa, cresciuta del 33,19% per un totale di 301,5 mln di compensi liquidati: oltre il 25% del totale di tutta la Pa, sempre seconda solo dopo la scuola (375 mln). Ecco cosa dice il “rapporto Madia 2014”, l'ultimo disponibile, appena inviato alle Camere che conferma: i più gettonati sono i collaboratori coordinati e continuativi (Co.co.co) .

Spesa a go-go
Messe all'indice da qualche manovra a qualche parte, duramente contestate in ripetuti rapporti al Parlamento della Corte dei conti, le consulenze nella Pa continuano a vivere e lottare insieme a noi. Anzi, accanto ai dipendenti della Pa sotto blocchi dei contratti e del turnover. E nella sanità si confermano una voce di spesa e di lavori all'esterno di tutto rispetto e di massima grandezza. Provare per credere: basta leggere l'ultimo rapporto, che fa tappa al 2014, inviato dalla ministra Madia al Parlamento.

Montagna da 1,2 mld
Anzitutto i dati generali dell'intera Pa. Il numero di consulenti e collaboratori cui sono stati affidati incarichi è cresciuto del 15,66%, passando da quasi 153mila a 175.855, gli incarichi sono cresciuti dell'1,55% (270.914 in tutto). Il boom è tutto nell'ammontare dei compensi, che sono cresciuti del 51,32% passando da 737,8 mln del 2013 a 1,190 mld del 2014. Il numero medio di incarichi per soggetto è stato di 1,53, il compenso medio è stato di 4.422 euro con una crescita del 15%. Questo in generale.

I record del Ssn
Ma la sanità ha come sempre le sue specificità. Eccole. Nel 2014 i consulenti sono stati 20.293 (+10%), gli incarichi 29.052 (contro 31mila circa) per 301,5 mln di compensi liquidati (contro 226 mln). La classe principale di incarichi è per numerosità quella tra 500 e 2.500 euro, seguita da quella molto consistente di 6.449 consulenze oltre i 15mila euro. Prevalgono per le collaborazioni esterne (sono state 19mila) le collaborazioni coordinate e continuative, seguite da quasi 11mila prestazioni occasionali.


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