Dal governo
Tempi lunghi per i sinistri in sanità: 4 anni per una causa. Il report Agenas sul 2014
di Rosanna Magnano
Il costo medio dei sinistri liquidati in sanità è di 52.368,95 euro e la grande maggioranza dei sinistri denunciati, circa il 65,86%, riguarda casi di lesioni personali, mentre i decessi rappresentano il 12,88%. L'indice di sinistrosità regionale, che definisce la frequenza con cui si verificano gli errori denunciati, è pari a 20,94 su 10 mila casi (dimissioni). Il 33,55% dei sinistri aperti ha riguardato interventi, il 18,49% l’assistenza e il 17,31% la diagnosi. Tra i dati più interessanti, la fascia d'età del presunto danneggiato a cui corrisponde il maggior numero di sinistri: il 21,29% delle pratiche interessa la popolazione compresa tra i 65 e gli 80 anni. Sono questi i principali dati che emergono dal Rapporto annuale di Agenas sulle denunce dei sinistri in sanità, che analizza i dati di 20 Regioni su 21.
I tempi della giustizia sono al ralenti. Tra le note dolenti il tempo impiegato mediamente in Italia per aprire una causa, 872,53 giorni, e per chiuderla, 542,45 giorni. Per un totale di ben 4 anni (3,7 per la precisione).
Per quanto riguiarda il costo medio dei sinistri liquidati per tipo di danno si va dal massimo di 284.669,79 sul decesso a 56.032,41 euro per le lesioni e al 1.155,36 per danni a cose. Per una lesione personale, 2,5 mln è l’importo massimo liquidato, 1,4 mln per un decesso, 2mln per lesioni di diritti giuridicamente rilevanti.
Il 72,34% è stato aperto tramite avvocato. Il danneggiato è nel 50,38% dei casi un maschio. La maggior parte dei sinistri è avvenuto nel contesto del ricovero ordinario (52,43%). a seguire accesso in pronto soccorso (15,48%) e accesso ambulatoriale (9,34%).
Laconiche le valutazioni finali dell’agenzia: «Dalla lettura e dall'analisi dei contenuti del presente rapporto - si legge enelle conclusioni - giungono numerosi spunti di riflessione anche in merito ai modelli regionali per la governance del contenzioso in sanità. Le elaborazioni delle informazioni relative alle denunce di sinistri potrebbero apportare notevoli contributi alla discussione, ad oggi ancora aperta, sui metodi e gli strumenti per la valutazione dei modelli adottati dalle Regioni per la gestione del rischio RCT/O».
«Il lavoro, realizzato dall'Osservatorio nazionale sinistri gestito da Agenas - si legge in una nota Agenas - rappresenta una tappa fondamentale nel percorso informativo e formativo avviato dall'Agenzia in collaborazione con il Ministero della Salute e il Comitato tecnico delle Regioni per la Sicurezza del Paziente. Sono 21 gli indicatori sulla base dei quali sono stati organizzati ed elaborati i dati forniti dalle strutture sanitarie pubbliche per l'anno 2014».
L'Osservatorio nazionale sinistri elabora i dati del Simes-ds, Sistema informativo per il monitoraggio degli errori in sanità del Ministero della Salute, che raccoglie e analizza le informazioni relative alle denunce dei sinistri trasmesse dalle strutture sanitarie pubbliche, tramite le Regioni e le P.A. Obiettivo dell'Osservatorio, istituito con Intesa Stato-Regioni del 2008 e Decreto Ministeriale del 2009 che lo assegnano come specifica funzione istituzionale ad Agenas, è quello di effettuare un monitoraggio costante delle denunce e di produrre per la prima volta dati attendibili a livello nazionale sulla sinistrosità delle strutture pubbliche.
© RIPRODUZIONE RISERVATA