Dal governo

Lilt: «Grandi passi avanti nella lotta al tabagismo, ma si deve fare di più»

di Marco Alloisio (presidente della Lega italiana per la lotta contro i tumori - sezione provinciale di Milano)

Le nuove disposizioni antifumo, approvate lo scorso 12 ottobre dal Consiglio dei ministri, rappresentano un importante passo avanti nella lotta al tabagismo.
Tra le principali novità del decreto, che recepisce la direttiva 2014/40/Ue del Parlamento europeo, di particolare rilievo le misure per la tutela dei minori. Dal divieto di fumare in automobile con bambini o donne in gravidanza, all'addio degli economici pacchetti da 10 sigarette, più appetibili per gli adolescenti con disponibilità economiche limitate, fino all'inasprimento delle sanzioni per i rivenditori che somministrano sigarette ai minori di 18 anni; così come il divieto di vendita ai minori di sigarette elettroniche e contenitori di liquido di ricarica con presenza di nicotina. Bene anche l'introduzione delle nuove immagini cruente sui pacchetti di sigarette, già presenti, tra l'altro, in molti Paesi Ue ed extra Ue, e il divieto di fumo all'esterno degli ospedali e degli Irccs pediatrici, nonché in quelle dei singoli reparti pediatrici, ginecologici, di ostetricia e neonatologia.

La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori - Lilt, sezione provinciale di Milano, della quale sono presidente, accoglie con favore il nuovo decreto e si complimenta con il Governo per la rapidità con cui intende rendere esecutive queste norme (si parla della loro entrata in vigore entro Natale). Tuttavia, è importante sottolineare come, per bloccare davvero la diffusione del fumo in Italia, sarebbe necessario aumentare ulteriormente i prezzi dei pacchetti di sigarette, portandoli al livello di molti altri Paesi europei. Inoltre, credo che sarebbe opportuno introdurre norme che vietino il fumo nelle pertinenze esterne di tutte le strutture ospedaliere italiane e non solo di quelle pediatriche.

È importante ricordare che, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, il fumo è “la prima causa di morte facilmente evitabile”, responsabile ogni anno di 5 milioni di decessi in tutto il mondo per cancro, malattie cardiovascolari e respiratorie. Un numero, peraltro, destinato ad arrivare a 10 milioni entro il 2030, se non saranno adottate norme ancora più restrittive.

In tal senso, queste nuove misure legislative sono un grande passo avanti per l'Italia che, ad oggi, non presenta una situazione particolarmente virtuosa. Dopo la legge Sirchia, entrata in vigore nel 2005, si era registrato un apparente calo dei fumatori, durato poco più di cinque anni. Dal 2012 in poi, infatti, si è verificato un repentino ritorno alle sigarette, soprattutto tra le donne e i giovani (a Milano, i bambini iniziano a fumare intorno agli 11 anni). In grande ripresa anche gli ex fumatori: solo il 20% di chi si sottopone a programmi di disassuefazione dal fumo smette davvero.

L'unica strategia, per arrivare a un drastico calo dei fumatori, consiste nel promuovere campagne di sensibilizzazione sulla prevenzione primaria. Bisogna coinvolgere la popolazione (adulti e bambini) in iniziative e progetti che facciano comprendere loro come l'abbandono della sigaretta, a qualsiasi età, previene drasticamente la comparsa del tumore al polmone e, naturalmente, delle malattie cardiovascolari fumo-correlate.
Più che le immagini choc sui pacchetti, o le avvertenze, che con il nuovo decreto occuperanno il 65% (e non più solo il 30-40%) del fronte e del retro delle confezioni, trovo importante il nuovo divieto all'utilizzo di additivi che rendono più “attrattivo” il prodotto del tabacco.

Noi di Lilt Milano promuoviamo diversi progetti di sensibilizzazione sul fumo. Tra questi, molto importanti sono quelli dedicati ai bambini e ai ragazzi, grazie ai quali, recandoci in 500 scuole e raggiungendo oltre 20.000 ragazzi tra Milano e provincia, siamo impegnati nel creare generazioni di non fumatori. Segnalo, infine, il nostro nuovo progetto “Agenti 00Sigarette Missione Lilt”, nato a settembre 2014 con l'obiettivo di prevenire il tabagismo nei più piccoli, indirizzandoli verso corretti stili di vita. Ci rivolgiamo ai bambini delle classi quarte delle scuole primarie e li coinvolgiamo in iniziative che promuovono il loro impegno personale contro il fumo, attraverso l'uso del linguaggio teatrale e di materiali di sensibilizzazione.


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