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Puglia: 10 milioni per rafforzare il record dei trapianti del Policlinico di Bari

di Vincenzo Rutigliano

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L’ultimo paziente trapiantato di cuore del 2024 è stato un signore di 70 anni, un bresciano. Ha ricevuto il nuovo organo al policlinico di Bari, e prima di lui altri 72 pazienti. Per l’ospedale universitario ed il suo centro trapianti è un risultato record che lo colloca al primo posto in Italia per numero di interventi effettuati in una sola struttura, lo stesso di quelli effettuati in Lombardia, ma su più centri e con oltre il doppio della popolazione pugliese. In particolare il 75% dei cuori trapiantati è stato prelevato fuori dalla Puglia: il 10% fuori dall’Italia da donatori in Svizzera, Malta, Inghilterra, Francia e Grecia e il 65% da donatori di altre regioni. Sono stati 18 i pazienti in lista d’attesa trapiantati a Bari: 5 della Lombardia, 4 della Campania, 3 della Basilicata, 2 dalla Sicilia, 2 dalla Calabria, uno da Abruzzo e Molise. I 73 trapianti di cuore si aggiungono ai 149 effettuati per fegato e reni in tutto il 2024, 18 in più del 2023. Per il Policlinico l’impegno è incrementare ancora questi risultati. “Tra gli obiettivi 2025 - anticipa il dg del Policlinico, Antonio Sanguedolce - c’è l’attivazione dei trapianti multiorgano (fegato-rene, cuore-fegato-rene, cuore-rene) che comporta l’aumento della complessità chirurgica, l’azzeramento della lista di attesa dei 40 trapianti di rene da vivente e l’attivazione del programma trapianto di polmone e pancreas”.

Per questo è previsto, sempre quest’anno, un piano con risorse per circa 10 milioni dedicato al programma dei trapianti per assumere 31 medici, 76 infermieri e 31 Oss. “In questa attività trapiantologica il policlinico - prosegue Sanguedolce - ha i tempi di attesa più brevi per i trapianti di cuore (7 mesi, media nazionale 41 mesi) e di fegato (4 mesi, media nazionale 20 mesi). E per consolidare questi risultati abbiamo istituito nell’ultimo anno il Dipartimento che coordina le 15 unità operative attive sul programma trapianti”.

Dietro questi risultati vi sono dunque “buona gestione e ottimi professionisti”, sottolinea a sua volta Giovanni Migliore, presidente Fiaso e dg del Policlinico di Bari dal 2018 al 2024. “E’ un primato - aggiunge - frutto del lavoro di ottimi professionisti e di una buona organizzazione gestionale che negli ultimi sei anni ha portato a quadruplicare i trapianti nell’ospedale barese. Non si tratta solo di numeri: quando i pazienti hanno un problema di salute importante, il Ssn offre risposte efficaci ed eccellenti anche in aree del Paese in cui le difficoltà sono storicamente maggiori”.


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