Aziende e regioni

Fondazione con il Sud: bando da 4 milioni per il sostegno dei caregiver

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Un finanziamento da 4 milioni di euro per sostenere i caregiver. E’ quanto prevede il bando predisposto da Fondazione con il Sud con 12 iniziative che saranno sostenute in in 6 regioni del Sud Italia. Nello specifico, 3 iniziative saranno avviate in Campania (province di Napoli e Caserta) e in Sicilia (province di Siracusa, Trapani, Catania), 2 in Puglia (province di Brindisi, Lecce, Foggia e Barletta-Andria-Trani) e Sardegna (provincia di Nuoro), 1 in Basilicata(provincia di Potenza) e in Calabria (provincia di Crotone).

«Prendersi cura di un familiare in difficili condizioni di salute è un impegno che ha purtroppo delle importanti ricadute sul benessere psicofisico di una persona, oltre ad avere ovviamente delle conseguenze a livello economico- sottolinea Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud -. Fondazione Con il Sud vuole essere al fianco dei caregiver, troppo spesso lasciati soli. Riteniamo che sia imprescindibile intervenire e crediamo che questi nuovi progetti selezionati possano fare molto: mettendo al centro la persona e le sue esigenze, puntando sulle alleanze tra pubblico e privato sociale che la Fondazione Con il Sud auspica e promuove in vari ambiti, e sulla competenza, la sensibilità e la conoscenza dei bisogni di un territorio di cui il mondo del terzo settore è particolarmente capace».

Saranno attivati sportelli di ascolto, consulenza, orientamento, punti informativi per accompagnare i caregiver a livello amministrativo e burocratico. Previste attività laboratoriali e ricreative sia per i pazienti sia per chi li assiste e inoltre momenti di svago e socializzazione per i caregiver (come attività sportive, culturali e artistiche. Prevista inoltre la formazione di assistenti domiciliari per garantire a chi si prende cura di un familiare con elevato bisogno di cura di poter avere tempo libero, lavorare o svolgere le normali attività quotidiane.

«Grazie ad accordi con i centri per l’impiego e le agenzie regionali per il lavoro - fanno sapere dalla Fondazione - si cercherà di favorire l’inserimento o la ricollocazione professionale di chi aveva abbandonato il proprio lavoro per prendersi cura del familiare». E’ prevista, inoltre, la collaborazione con enti pubblici e imprese private per promuovere i temi del welfare aziendale e i sostegni di cui ilcaregiver lavoratore può beneficiare. Oltre alla formazione professionale, sarà offerta anche quella inerente la gestione domestica del familiare con elevato bisogno di cura e, attraverso la tecnologia, il caregiver avrà supporto in questo (ad esempio attraverso app e linee telefoniche dedicate o dispositivi che monitorano le funzioni vitali del paziente).

Si stima che in Italia i caregiver siano più di 3 milioni, in prevalenza donne tra i 45 e i 55 anni, che spesso svolgono anche un lavoro fuori casa o che sono state costrette ad abbandonarlo (nel 60% dei casi) per potersi dedicare a tempo pieno alla cura dei familiari. «Attraverso i progetti che saranno finanziati si intendono migliorare le condizioni e la qualità di vita di 2300 caregiverfamiliari - concludono alla Fondazione -. Nelle partnership di progetto sono coinvolte quasi 100 organizzazioni: oltre ad associazioni, fondazioni, cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, università, enti religiosi, c’è un importante rappresentanza (oltre il 40%) di enti pubblici soprattutto comuni e aziende sanitarie».


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