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Sardegna: dalla Regione via libera a 13 milioni per abbattere le liste d’attesa

di Davide Madeddu

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24 Esclusivo per Sanità24

Una dote finanziaria di 13 milioni di euro per abbattere le liste d’attesa. È quanto disposto dalla Giunta regionale della Sardegna che ha approvato la delibera presentata dall’assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi. Le risorse saranno ripartite tra le strutture sanitarie pubbliche e private.

Nella delibera vengono stanziati 7,616 milioni di euro per le strutture pubbliche, di cui il 10% (761.600 mila) destinato alle prestazioni di colonscopia. Le risorse rimanenti saranno ripartite secondo i criteri del Fondo sanitario regionale, dando priorità a prestazioni di monitoraggio, diagnostica per immagini (RM, mammografie, TC), cardiologia, gastroenterologia, oculistica e otorinolaringoiatria e ricoveri per chirurgia, ortopedia e urologia. Mentre il finanziamento di 5,440 milioni di euro è assegnato all’Azienda Regionale della Salute (Ares) per l’acquisto di prestazioni da strutture private accreditate. La ripartizione avverrà al 50% per prestazioni ambulatoriali e al 50% per prestazioni ospedaliere, dando priorità a prestazioni di monitoraggio, diagnostica per immagini (RM, mammografie, TC), chirurgia, ortopedia e urologia (ricoveri). Sempre nello stesso provvedimento sono previsti anche incentivi per i medici, con un aumento del compenso orario fino a 100 euro per i medici specialisti ambulatoriali, che aderiranno ai progetti aziendali per il recupero delle liste d’attesa.

Saranno effettuati due monitoraggi straordinari a novembre e dicembre per valutare l’andamento del recupero delle liste d’attesa per le prestazioni specialistiche.«Nella delibera - fa sapere l’assessore alla Sanità Armando Bartolazzi - sono previsti anche incentivi per i medici, con un aumento del compenso orario fino a 100 euro per i medici specialisti ambulatoriali che aderiranno ai progetti aziendali per il recupero delle liste d’attesa. Particolarmente importante è l’aspetto del monitoraggio. Un’osservazione ex ante ed ex post che consentirà di convogliare i fondi in maniera mirata ed efficace verso quelle aree e prestazioni che presentano le maggiori criticità in termini di attesa». L’esponente dell’esecutivo sottolinea che «è emersa la necessità di incidere in maniera decisa sulle prestazioni di colonscopia, che presentavano liste particolarmente lunghe. Le rimanenti risorse sono state convogliate sulle prestazioni di monitoraggio previste nel Piano Regionale di Governo delle Liste d’Attesa e sulle prestazioni specialistiche in maggior sofferenza».


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