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Rete oncologica campana: il sistema cresce ma servono nuove risorse

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Nell’aula “Romolo Cerra” dell’IRCCS Istituto Nazionale Tumori “G. Pascale”, centro di coordinamento della Rete Oncologica Campana (ROC), si sono discussi i risultati della terza annualità del progetto “Val.Pe.ROC – Valutazione del Percorso della Rete Oncologica Campana”. Il progetto, realizzato in collaborazione con il laboratorio di ricerca VIMASS (Valore, Innovazione, Management e Accesso nei Sistemi Sanitari) del Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, ha evidenziato notevoli progressi nel sistema sanitario regionale.
Fin dalla sua istituzione, la ROC ha mirato a migliorare l’efficienza e l’efficacia dei percorsi di cura per i pazienti oncologici. Quest’anno, la valutazione delle performance ha coinvolto nove strutture ospedaliere campane: Istituto Nazionale Tumori Pascale, Ospedali Riuniti San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati, Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli, Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II, Azienda Ospedaliera dei Colli e l’Ospedale del Mare, Azienda Ospedaliera Sant’Anna e San Sebastiano, Azienda Ospedaliera San Pio. Lo studio, inoltre, ha incluso nell’oggetto d’analisi anche quattro case di cura quali: la Clinica Mediterranea, Clinica Sanatrix, Clinica Santa Lucia e Clinica Villa Julie.
I risultati, calcolati su una dashboard di 18 KPI (Indicatori Chiave di Prestazione) per i Percorsi Diagnostico Terapeutici Assistenziali (PDTA), hanno riguardato sei patologie oncologiche: tumore al colon, ovaio, polmone, prostata, vescica e mammella. L’evidente ampliamento del campo d’analisi e i numerosi interventi tenuti nel corso della giornata da parte di esperti del settore sanitario regionale hanno confermato lo sviluppo costante del progetto, enfatizzando un miglioramento continuo della ROC sin dalla prima rilevazione, iniziata nell’aprile 2020.
Il Dottor Pignata, responsabile scientifico della ROC, a riguardo ha dichiarato: “La rete oncologica sta efficacemente intervenendo sui percorsi di cura dei pazienti oncologici della rete campana facilitandone e velocizzando l’accesso alle cure e anche garantendo la cura in centri di qualità”. In aggiunta allo sguardo sul presente della ROC, l’intervento del professore Schiavone, responsabile scientifico del laboratorio VIMASS, ha posto l’accento anche sulle prospettive future, affermando: “La nostra valutazione annuale ha mostrato come la rete oncologica stia crescendo quantitativamente e qualitativamente è un percorso incrementale e continuo di sviluppo e crescita che tuttavia denota la necessità di apportare nuove risorse al sistema”.
Il Direttore Generale Bianchi ha esteso le considerazioni sulla valutazione delle performance ROC al contesto nazionale, affermando: “L’enfasi sul PDTA quale driver clinico e organizzativo, capace per questo di far convergere i comportamenti dei vari attori del sistema, può utilmente configurare il cambio di paradigma sui meccanismi di remunerazione per passare dal finanziamento delle singole prestazioni al finanziamento del percorso” . Ospite d’eccezione il Prof. Elio Borgonovi, CERGAS Bocconi, il quale ha moderato la tavola rotonda pomeridiana ed espresso un positivo riscontro sulle attività progettuali e lo stato di avanzamento della ROC.
La Rete Oncologica Campana, dunque, conferma la sua adeguatezza nonostante l’aumento delle strutture e dei Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM), nonché del numero di pazienti coinvolti, cresciuti dai 506 dell’ultima rilevazione a 674. L’evento, sostenuto dal contributo non condizionato di Astrazeneca, Bristol Myers Squibb, Novartis e Takeda, ha rappresentato, quindi, l’occasione di dialogo attesa da tutti coloro che lavorano e sostengono la ROC contribuendo al suo miglioramento continuo. I risultati presentati saranno disponibili nei prossimi giorni sul sito del VIMASS Lab.
In conclusione, le osservazioni raccolte durante l’evento attestano all’unanimità che con l’impegno attivo dei responsabili politici e dei professionisti sanitari, la ROC può continuare a crescere assicurando un servizio che soddisfi completamente le necessità dei pazienti oncologici campani.


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